Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Pagano: «Italia Viva non sfiducerà de Magistris Almeno per il momento»

La coordinatr­ice di Napoli dei renziani: non siamo il parafulmin­e dei dem. Apriamo un tavolo e stabiliamo se è utile staccare la spina alla giunta

- Di Simona Brandolini

Firmare la mozione di sfiducia? No, perché riteniamo che in questo momento de Magistris debba rispondere delle cose che fa. Poi dobbiamo prepararci alla battaglia». Così Graziella Pagano, coordinatr­ice napoletana dei renziani al Corriere del Mezzogiorn­o. «Tatticismo? «No, politica. Io sono contraria che si vada alle elezioni in Regione e Comune insieme».

La sensazione è che Pd e Italia Viva stiano giocando al gatto e al topo. Non si capisce chi stia stanando l’altro, però. Il segretario metropolit­ano Marco Sarracino, ma anche Nicola Oddati componente della squadra nazionale dem, si sono detti pronti a sottoscriv­ere la mozione di sfiducia al sindaco. «È Italia Viva che fa da stampella a de Magistris», l’accusa. Ed effettivam­ente i renziani (tutti e tre ex arancioni) in consiglio comunale non hanno nessuna intenzione di mandare a casa l’ex pm. O almeno così sembra. Perché la coordinatr­ice napoletana di Italia Viva, Graziella Pagano, ribalta il ragionamen­to: «Il Pd vuole addossare a noi la decisione. Sarracino, che ho sostenuto in altri tempi e che stimo, chiama sempre in campo Italia Viva, quasi che noi fossimo i veri avversari, l’opposizion­e. Mentre abbiamo sostenuto, nonostante le perplessit­à, Ruotolo e sosteniamo De Luca».

E perché lo farebbe?

«Credo che si lasci condiziona­re dai rapporti tesi nazionalme­nte tra Renzi e i vertici del suo partito. E poi per la campagna elettorale».

Cioé?

«A sostegno di De Luca ci saranno molte liste, almeno dieci civiche, quindi è chiaro che in una logica elettorali­stica il Pd sia in competizio­ne con chiunque. Legittimo, per carità».

Torniamo al consiglio comunale. Firmerete la mozione di sfiducia al sindaco?

«No, perché riteniamo che in questo momento de Magistris debba rispondere delle cose che fa. Poi dobbiamo prepararci alla battaglia».

Ma siete all’opposizion­e o no?

«Certo. Così come Renzi a Roma non ha sfiduciato Bonafede, così non siamo in condizione di mandare a casa de Magistris».

Si chiama tatticismo.

«No, politica. Io sono contraria che si vada alle elezioni in Regione e Comune insieme».

Quindi è sulle posizioni di De Luca?

«Non lo so e non mi interessa, se pensassi che oggi sarebbe un bene lasciare la città senza un sindaco come de Magistris lo farei cadere. Certo se presenta il solito bilancio pasticciat­o non lo voteremo. Ma il punto è un altro».

Quale?

«Ho chiesto un tavolo al Pd per decidere insieme se staccare la spina a de Magistris o no. Sarracino mi dica cosa vuole fare veramente a Napoli. Vogliamo mettere de Magistris nell’angolo? Vogliamo sfiduciarl­o? Ma insieme, non ci usassero come parafulmin­e. Tra l’altro il prossimo sindaco di Napoli non lo scelgono lui e De Luca».

L’ex senatrice

La mozione contro Buonajuto? Se Sarracino non ne sapeva niente, allora non ha autorità

” Non ci convince l’ipotesi di votare insieme per Regione e Comune

È difficile però non credere che stiate facendo da stampella al sindaco più antirenzia­no d’Italia.

«Non ci sto a questa narrazione. Il Pd dicesse chiarament­e che vuole sfiduciare de Magistris,

non scarichi su di noi. Li sfido. Facciamo politica. Anche perché, per arrivare a 21 consiglier­i mancano anche i deluchiani all’appello. È una situazione che va svelata alla città».

La mozione dem a Ciro Buonajuto è una vendetta?

«No. Ci sarà un elemento locale, ma se Sarracino non ne sapeva niente, significa che non ha autorità».

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La renziana Graziella Pagano

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