Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Movida, Ztl, ristoranti: de Magistris sfida tutti e riapre la città «h24»
Il tentativo del primo cittadino è ripristinare gli orari antecedenti ai mesi dell’epidemia Individuate zone dove far convergere i giovani
In un solo giorno, Luigi de Magistris ha aperto tutta la città. Il sindaco ha esteso gli orari di apertura di bar e ristoranti anche oltre i termini esistenti nel periodo preCovid, cioè fino alle 2,30 del mattino, dal lunedì al giovedì; e alle 3.30 fino alla domenica. Ha poi dato il via libera, per quanto di sua competenza, per la movida, all’utilizzo di moltissimi spazi pubblici. Ma ha anche anticipato gli orari per la pedonalizzazione di alcune aree del centro storico, introducendo due nuove Ztl ai Quartieri spagnoli e a Chiaia.
Il sindaco ha inoltre autorizzato bar e ristoranti all’occupazione di suolo (gratuito) per tavoli, sedie e ombrelloni fino al 31 ottobre prossimo, ed ha dato la possibilità, a chi intende sposarsi civilmente o per le unioni civili, di farlo su qualsiasi suolo pubblico cittadino. Tutto in un giorno, tutto in poche ore, de Magistris ha rivoltato come un calzino le dinamiche della città. E lo ha fatto nello stesso giorno in cui il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, ha fissato nuovi paletti per gli orari di chiusura di bar e ristoranti all’una di notte, salvo poi aprire alle «richieste dei sindaci su deroghe agli orari per pezzi di città». E mentre la Prefettura annunciava un «numero contenuto» di autorità per la manifestazione del 2 giugno in piazza del Plebiscito proprio per evitare assembramenti.
L’intenzione di riaprire tutta la città de Magistris le ha preannunciata l’altro ieri anche al premier Conte in occasione della videoconferenza dell’Anci con il capo del Governo in cui, pare, che Napoli abbia ottenuto anche il via libera a norme che aiutino la città a chiudere anticipatamente il predissesto in cui è piombata nel 2013.
Con queste decisioni de
Magistris prova a far valere le sue «prerogative di sindaco», sfidando l’Unità di crisi in materia di chiusure dettate dall’emergenza Covid. Anche se De Luca pare non voler in questa fase alzare il livello dello scontro con il sindaco. Anche perché entrambi, De
Luca e de Magistris, sono preoccupati dei posti di lavoro collegati all’estate e alla movida, quindi all’attività di bar e ristoranti che rischiano di saltare.
Il sindaco chiede quindi l’apertura di spazi come la Floridiana, il Bosco di Capodimonte,
l’ex area Nato, l’ippodromo di Agnano per portarvi eventi, persone, intrattenimento; la diversificazione degli orari di apertura di bar, baretti e locali di ritrovo in base alla loro collocazione in città; l’obbligo per gli operatori commerciali di contribuire al decoro e alla pulizia a fronte della concessione di maggiore occupazione di suolo pubblico. Ma questi sono soltanto alcuni dei provvedimenti che de Magistris ha adottato con un’ordinanza e alcune deliberazioni che partiranno nella sostanza dal primo giugno prossimo. «Il tema — ha detto — non è essere contro o a favore della movida. Questa non è un’ordinanza sulla movida ma un provvedimento che ha a cuore la salute dei cittadini e che riguarda tutta la città e con cui proveremo a fare in modo che le persone abbiano un senso di città diverso perché è un momento difficile e dobbiamo avere più punti di attrattiva e contestualmente ci affidiamo anche al senso di responsabilità di tutti e alla capacità degli operatori di attrarre in sicurezza».
Dal 6 giugno al 31 ottobre 2020 le aree del nostro centro storico, in particolare le Ztl “Centro antico”, “Mezzocannone” e “piazza del Gesù” saranno convertite in aree pedonali per tutte le sere e le notti dell’estate, dalle ore 19 alle 7 del mattino di ogni giorno della settimana. In più, saranno istituite le aree pedonali dei “Quartieri Spagnoli” e di “Via Rodinò”. Il sindaco decide quindi di aprire tutta la città. Molto più di quanto non fosse prima del Covid, sfidando le ordinanze emanate finora dall’Unità di crisi regionale.
” Il tema non è essere contro o a favore della movida, ma avere a cuore la salute e la vita dei nostri cittadini in un momento difficile