Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«Mezzo milione di campani alla fame»

Coldiretti: con l’emergenza economica provocata dal Covid-19 sono aumentate le persone che chiedono aiuti per mangiare

- Emanuele Imperiali

Emergenza alimentare, in Campania in 530mila chiedono aiuti per mangiare. Compresi padri e madri che non sanno più come sfamare i figli con la chiusura delle mense scolastich­e che per molti rappresent­avano un’occasione per un pasto caldo garantito. La mappa della fame di Coldiretti fa tremare le vene ai polsi: su 2,7 milioni di persone che, in seguito al Covid-19, sono precipitat­e nel buco nero della povertà, il 20% sono campani. La Regione detiene questo triste primato in Italia di oltre mezzo milione di disperati, di cui 154.200 sono assistiti dal Banco Alimentare. Mentre anche la Caritas, che ha verificato un’impennata media del 114% degli utenti, potenzia i propri servizi di mensa in tutta la Campania: solo al centro di accoglienz­a Alleva, nella basilica Santuario del Carmine Maggiore, vengono serviti 700 pasti al giorno. La Caritas spiega di aver censito nel numero di persone che si rivolgono ai Centri di ascolto e ai servizi delle strutture diocesane un aumento fino al 40% delle richieste di soccorso.

Statistich­e che si basano sul numero di persone beneficiar­ie di aiuti alimentari attraverso il fondo europeo Fead, distribuit­i da associazio­ni e onlus. Ed è fuori strada chi pensa che si tratti in prevalenza di extracomun­itari, in quanto l’80% sono napoletani, solo il 20% immigrati, il 15% donne, età media oscillante tra i 45 e i 50 anni. L’esercito degli ultimi ingrossa paurosamen­te le sue file. Fra i nuovi poveri, fotografat­i da Coldiretti, ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercian­ti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolar­i sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonat­i, come pure molti lavoratori a tempo determinat­o o con attività saltuarie che si sono fermate. «Un’emergenza — sentenzia — che non si vedeva dal Dopoguerra». E perfino 700mila bambini, di età inferiore ai 15 anni, che hanno bisogno di sostegni per bere il latte o mangiare.

Non a caso nella più recente relazione Fead, il programma comunitari­o gestito in Italia dal Ministero del Lavoro, si parla, senza mezzi termini, di una «grave deprivazio­ne materiale, molto alta nel nostro Paese, colpendo l’11,5% della popolazion­e, contro una media del 6,9% nell’area dell’euro, ancor più elevata per i bambini e quasi raddoppiat­a dall’inizio della pandemia». Fead investe il 60% delle sue risorse negli aiuti alimentari, erogati attraverso una vasta rete di circa 11mila ong territoria­li. Dati davvero spaventosi, ma che fanno sponda con altri già noti: la Campania ha il record nazionale per il numero dei beneficiar­i del Reddito di Cittadinan­za, concesso a ben 183.365 famiglie, coinvolgen­do così 551.991 persone. E registra anche un elevatissi­mo numero di richieste di bonus affitti, oltre 65mila, giunte in risposta al bando emanato dalla Regione per l’erogazione dei contributi per il sostegno agli inquilini.

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