Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Dino Falconio Paola Carbone
Sandra, Raimondo e le cipolle di Tropea
Dino Falconio e Paola Carbone si conoscono a La Caffettiera in piazza dei Martiri. Li presenta un amico comune: hanno 27 e 23 anni e si piacciono subito. Lui è un ex studente del Pontano, lei ha frequentato il Santa Dorotea ed è un caso che non si siano mai incrociati prima, perché fra le due scuole ci sono sempre stati contatti. I pontaniani hanno conservato l’abitudine — anche quando le classi della scuola sono diventate miste — di andare «a caccia» all’uscita dei licei dalla matrice femminile. Si mettono insieme, dopo un mese, a La Mela, il night di via dei Mille. «Il nostro è un amore chiattillo» scherza lui, che quasi subito le chiede di sposarlo. Dopo tre anni, nel 2005, il sì a Capri. Colorati, leggeri e polemici quanto basta: Dino e Paola per gli amici diventano presto Sandra e Raimondo. I loro battibecchi sono memorabili e ruotano intorno ad argomenti spesso futili. Ma con Paola difficilmente si può avere l’ultima parola. Dino lo impara grazie alle cipolle di Tropea, che si era impegnato a comprare e portare a casa in tempo per l’avvio della preparazione di una trionfale genovese. Ma sbaglia, «si fa rifilare» cipolle diverse e lei non la prende bene. Minaccia di non preparare mai più nella vita la genovese — nella quale si produce con unanimi consensi — e di annullare la cena nella quale doveva essere servito come protagonista il piatto della discordia. Dino è uomo di pensiero e azione e capisce che bisogna rimediare. Superando i limiti imposti dal fatto che è un giorno festivo trova infine le cipolle e le ordina — in una quantità utile per assecondare le esigenze di un piccolo villaggio — organizzando un costosissimo recapito con corriere espresso. Perché se con Paola non si può avere l’ultima parola, la si può almeno ridurre ad un silenzio compiaciuto. I due fanno tutto in simbiosi, con un approccio leggero, e del divertimento hanno fatto uno stile di vita. Una vita della quale lei è la costumista ufficiale. Paola e Dino sono sempre «intonati». Ad festa alla Conca del Sogno, a Recommone, arrivano in giacca e tubino Dolce&Gabbana in tessuto maioliche siciliane. Per un party a Capri lui accetta, non senza opporre resistenza, di indossare una camicia leopardata con pantaloni attillati per intonarsi all’abito maculato di lei. Sono la gioia dei commessi — anche se lui preferirebbe un approccio meno entusiasta allo shopping — ma anche dei personal trainer. Dalla dieta alla palestra — functional e cross fit — si mettono in gioco insieme con impegno e ironia. Hanno tre figli — di 14, 13 e 12 anni — e due cani, per i quali lei ha una debolezza che Dino non condivide fino in fondo. O almeno preferirebbe che Paola non prendesse su di sé le emergenze di tutto il mondo dei quattrozampe. Però ama la sua capacità di sdrammatizzare e a lei piace il fatto che su Dino si può sempre contare. Anche per una risata insieme.
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Una vita a colori Look abbinati, dieta e allenamento Le sfide, leggere, da affrontare in due