Corriere del Mezzogiorno (Campania)
La Cgil, Lissner e il San Carlo
Caro Direttore, voglio innanzitutto ringraziarla per lo spazio che il suo giornale sta dedicando ai temi del settore dello spettacolo e ai suoi lavoratori.
Questo è un mondo capace di far vivere grandi emozioni, ricco di impareggiabili professionalità artistiche ma anche attraversato da capillari fragilità che l’emergenza sanitaria ha evidenziato fortemente. Eppure bisogna andare avanti.
A Napoli trova dimora la Fondazione Teatro San Carlo, luogo d’arte e di cultura, ammirato in tutto il mondo e fiore all’occhiello della nostra città, reso tale sia dalla sua storia di teatro lirico più antico d’Europa ma soprattutto dalle capacità artistiche e professionali delle lavoratrici e dei lavoratori.
Da sempre e ovviamente anche negli incontri tenuti dal giorno dell’insediamento dal nuovo Sovrintendente Lissner, la nostra organizzazione ha sostenuto e tutelato i lavoratori della Fondazione in un momento tragico per l’intero comparto e per tutta la nazione. Non ci dobbiamo dimenticare che il primo provvedimento sottoscritto dal neo Sovrintendente è stato quello dell’applicazione di un un ammortizzatore sociale per più di 300 dipendenti.
Ci rendiamo perfettamente conto che Lissner si è insediato in una fase difficilissima. Ci auguriamo che volga al termine quanto prima consentendo di poter instaurare un rapporto di fiducia con la nuova dirigenza a cui rappresentare le istanze dei Lavoratori. Dopo una crescita produttiva e qualitativa degli ultimi anni, ora ci si aspetta nuova linfa, accentrata sulla valorizzazione dei lavoratori della Fondazione, su una grande programmazione e un percorso di stabilizzazione dei precari, uniti ai concorsi nei ruoli che sono vacanti. La Cgil in tutti gli incontri ha portato avanti idee e proposte, sostenendo posizioni concrete e di supporto al delicato momento che stiamo attraversando che ha portato il Teatro all’immobilismo produttivo. Nell’immediato pensiamo che sia fondamentale, per la ripresa, una programmazione che coinvolga tutti i lavoratori, nel rispetto delle norme di sicurezza, senza dimenticare il settore ballo che soffre di scelte politiche e programmatiche che ne mortificano la loro capacità artistica. Abbiamo presentato nell’incontro di giovedì un «regolamento piano Welfare» e chiederemo di discutere al più presto la contrattazione di II livello che da decenni è bloccata per determinare un sostegno salariale in più come avviene in tutte le Fondazioni Lirico Sinfoniche.
Dal Sovrintendente Lissner ci si aspetta molto, sotto il punto di vista artistico e manageriale, un rilancio più forte ancora sia sul territorio nazionale che internazionale: il Teatro San Carlo e i suoi Lavoratori meritano una visibilità mediatica più ampia per le grandi doti che riescono ad esprimere attraverso i loro talenti. Il coronavirus non ha di certo consentito un armonioso insediamento del nuovo Sovrintendente al San Carlo, ma ciò non impedisce che prosegua la trattativa: la Cgil, insieme ai lavoratori e alle istituzioni, è pronta a condividere un percorso di rilancio e di consolidamento della Fondazione Teatro San Carlo, che rimane il cuore pulsante della cultura musicale della nostra regione e non solo.