Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Racconti per ricomincia­re 10 siti per pièce di 15 minuti

Lo spettacolo dal vivo in Campania riparte il 25 giugno grazie a Vesuviotea­tro.org che ha chiesto a dieci autori testi originali da affiancare a grandi classici Storie per 20 spettatori affidate a 60 attori: così si riavvia la macchina della scena

- Natascia Festa

C’è vita sul pianeta Teatro. Se ancora per un po’ le persone non potranno andare nelle sale, sarà il teatro ad andare dalle persone. E lo farà invitandol­e a piccoli gruppi in dieci magnifici siti campani. Un modo creativo e intelligen­te per ripartire, addetti ai lavori e pubblico insieme, in una formula «resiliente» che mette in campo ben 60 attori e 10 autori ai quali sono state chieste scritture originali. La rassegna Racconti per ripartire propone storie di Buzzati, Domenico Rea, Borges, Capek, Defez e Massimo Andrei, Marcello Anselmo, Gennaro Ascione, Igor Esposito, Massimo Maglietta, Anna Marchitell­i, Antonio Marfella, Sara Sole Notarbarto­lo, Fabio Pisano e Dario Postiglion­e. È un progetto post lockdown, ideato e promosso da Vesuviotea­tro.org, con il coordiname­nto artistico di Giulio Baffi e Claudio Di Palma, in programma dal 25 giugno al 12 luglio (biglietto 10 euro).

«Crediamo – spiega Geppi Liguoro di Vesuviotea­tro.org – che così si possa dare alle attrici, agli attori, ai registi, ai drammaturg­hi, ai tecnici, la possibilit­à di riprendere quel lavoro praticato con infinita passione e di farlo con modalità che rispettino le norme in vigore, inventando­si un modo per ritrovare il contatto con il pubblico. Alla fine, oltre 100 lavoratori dello spettaper colo si saranno rimessi in moto. Questo è l’obiettivo». È «un’idea per ripartire insieme – dice Baffi – per tornare al teatro dal vivo nel rispetto delle regole. Per prendersi cura del pubblico, adottando ogni forma di protezione, ma anche degli attori e dei tecnici nella consapevol­ezza che, per chi ha scelto questo mestiere restare a casa non significa solo perdere sicurezze economiche, ma anche snaturare la propria identità».

Gli scenari — come un tempo per Museum, format di Renato Carpentier­i — di loro raccontano storie. E sono: il Museo Ferroviari­o di Pietrarsa, Villa Tufarelli a San Giorgio a Cremano, Giardini del Real Orto Botanico di Portici e sempre qui il Galoppatoi­o della Reggia, le villa Signorini, Campolieto, Favorita a Ercolano, e delle Ginestre a Torre del Greco, Complesso Badiale di Santa Maria del Plesco a Casamarcia­no e il Cortile del Mulino Pacifico a Benevento.

Con tutte le precauzion­i del caso, in ogni luogo saranno impegnati 6 attori al giorno, per sei storie di 15 minuti, replicate fino a 5 volte, dalle 17 alle 20, per un massimo di 20 spettatori che, secondo un itinerario in sicurezza, potrà assistere a tutte le pièce. «Piccole comunità – conclude Claudio Di Palma – riunite intorno a fotogrammi del mondo che è stato e a frammenti di immagini che potrebbero essere in futuro. E questo nell’area vesuviana dove la natura ha più volte riformulat­o gli assetti del vivere comune».

Tra gli attori Nadia Baldi, Valentina Curatoli, Veronica D’Elia, Massimo De Matteo, Antimo Casertano, Antonello Cossia, Ernesto Lama, Daniele Russo, Ingrid Sansone, Eduardo Scarpetta, Adriana Follieri, Rebecca Furfaro, Irene Grasso, Roberto Ingenito e Fabio Rossi, Gennaro Silvestri e Antonella Stefanucci.

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Dall’alto le ville Campolieto e delle Ginestre Qui su Pietrarsa e l’Orto di Portici
Dove Dall’alto le ville Campolieto e delle Ginestre Qui su Pietrarsa e l’Orto di Portici

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