Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Mille in fila alla Reggia di Caserta

I casertani si riappropri­ano del loro polmone verde in attesa dell’arrivo dei turisti da fuori regione E la direttrice Maffei vigila con la sua bici elettrica

- Di Piero Rossano

L’immagine di copertina è quella dei volti sorridenti di Roberta e Sonia, che nemmeno si conoscono tra loro ma che ieri, alle 8.30 in punto, sono state l’una all’insaputa dell’altra le prime due persone ad attraversa­re gli ingressi della Reggia (quello principale che dà su piazza Carlo III) e il varco cittadino (su corso Giannone) per raggiunger­e il parco. È accaduto a 55 giorni di distanza dalla chiusura del monumento a causa dell’emergenza Coronaviru­s.

Le due donne sono state celebrate dai profili social di Palazzo reale all’inizio di una giornata che i casertani, in attesa del ritorno dei turisti anche da fuori regione, aspettavan­o ormai dall’8 marzo scorso. Prova ne sono state le numerose prenotazio­ni obbligator­ie e da effettuare online per essere ammessi nuovamente all’ombra della vegetazion­e del parco arrivate a partire dal fine settimana scorso e che sono state spalmate su numerose giornate. Ieri mattina avevano «diritto» ad entrare, secondo la lista di nomi pervenuta ai due varchi, 1.104 persone. Tutte avevano acquistato il loro titolo d’ingresso sul sito della Reggia oppure erano già in possesso dell’abbonament­o annuale, rimasto sospeso per tutto il tempo della chiusura del monumento. Gli ingressi sono stati disciplina­ti secondo regole che la direzione del monumento aveva provveduto a diffondere già dalla passata settimana: si entrava in maniera scaglionat­a, ogni 15 minuti ed in gruppi di massimo 30 persone. E le regole sono state applicate in maniera piuttosto ferrea: non è stato infatti consentito l’accesso a chi si è presentato con ritardo rispetto all’orario di prenotazio­ne e a vigilare sull’andamento delle cose al varco cittadino era proprio il responsabi­le della biglietter­ia (gestita da Civita), Peppe Munno. Dal canto suo la direttrice della Reggia, Tiziana Maffei, ha girato il parco in lungo ed in largo con una bici elettrica più volte in giornata.

Fino alle ore 18, orario dell’ultimo ingresso, il flusso di visitatori è stato sempre assai ordinato. Si sono messi in coda i runners incalliti, che non hanno rinunciato al privilegio di tornare da subito a correre nella Reggia; ma anche tante coppie con bambini, giovani, persone più avanti negli anni che sono riuscite a districars­i con la prenotazio­ne sul sito. «Sembra quasi l’alba di una nuova era — ha commentato Giuseppe Cardone, titolare dello storico Bar Frank su corso Giannone —. La riapertura dei cancelli del parco riporterà di nuovo un po’ di interesse verso questa zona della città».

Due le novità che hanno incontrato i visitatori ieri: gli audioracco­nti di “Menino” diffusi dagli altoparlan­ti durante i percorsi alla scoperta degli angoli più suggestivi, dalla Castellucc­ia alla fontana di Diana e Atteone, dal Criptoport­ico ai salti d’acqua nelle cascate; e la sorpresa della Venere “rigenerata” nel Giardino inglese. La statua è stata ripulita proprio alla vigilia e l’opera di Tommaso Solari in marmo bianco di Carrara sembrava ancora più affascinan­te.

Per il sito borbonico si tratta comunque di una riapertura parziale: la ripartenza delle visite negli appartamen­ti storici è fissata per il 17 giugno. Per quella data si provvederà ad ultimare la predisposi­zione dei terminali per il monitoragg­io della temperatur­a corporea agli ingressi e a predisporr­e percorsi ancora più delineati tra le sale per evitare sovrapposi­zioni di flussi di visitatori. Anche in quel caso si tratterà di prenotare online il proprio ingresso.

” L’operatore economico La riapertura del varco per i giardini porterà nuovamente un po’ di interesse verso la zona

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Il ritorno I visitatori ieri all’ingresso e nel parco della Reggia; qui sopra la «pulizia» della statua di Venere

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