Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Caselli e Real fabbrica: «salviamo la ceramica»
All’appello si sono uniti la Real Fabbrica di Capodimonte e l’Istituto Caselli-De Sanctis. Si tratta di un vero e proprio grido d’allarme che parte dal Tavolo nazionale dell’artigianato artistico. «Il grave stato di crisi attuale — si legge nell’appello — conseguenza dell’emergenza sanitaria, rischia di incidere negativamente, sull’intero sistema economico, produttivo e imprenditoriale italiano, causando la perdita di migliaia di posti di lavoro. In questo contesto preoccupante, il settore dell’artigianato artistico e tradizionale si trova purtroppo in una situazione di estrema fragilità, mettendo a rischio anche la sopravvivenza di un importantissimo patrimonio culturale, di tradizioni e di tecniche tramandate da secoli, che hanno contribuito all’immagine dell’Italia nel mondo». Parole a cui si aggiungono quelle di Valter Luca De Bartolomeis, dirigente del Caselli De Sanctis «in Campania — dice — abbiamo avuto ottimi segnali che arrivano da scelte chiare nelle politiche regionali. È il caso degli investimenti per gli indirizzi rari campani nei settori della porcellana, del corallo e dell’ebanisteria. Investimenti per valorizzare i percorsi educativi dei giovani, negli ambiti artistici caratterizzanti le specificità territoriali, e per favorire il collegamento organico tra il mondo della scuola e le realtà imprenditoriali locali». Ed ancora: «Sono convinto che proprio questo sia il momento — rimarca De Bartolomeis — visto anche il grande eco mediatico, che questa sia l’occasione da non perdere per il rilancio del nostro migliore artigianato e del nostro Made in Italy. Apriamo subito dei tavoli tecnici di lavoro e puntiamo sulla qualità, sulla ricerca e sulla formazione, fondamentali per poter crescere e per andare incontro a nuove progettualità. Deve essere un impegno di tutta la comunità». L’artigianato artistico e tradizionale conta 59 tra promotori e sostenitori, tra cui 15 Regioni italiane compresa la Regione Campania.
L’appello è rivolto alla società e alle istituzioni affinché «non venga trascurato l’artigianato artistico, patrimonio culturale ed economico oggi a rischio perché risente enormemente dell’assenza dei flussi turistici causati dal Coronavirus». Nella nota vengono quindi richiesti aiuti subito per sostenere il mercato.
Gli oggetti dell’artigianato artistico e tradizionale «vanno considerati — si legge nella Carta internazionale dell’artigianato artistico — opere dei popoli, recanti un messaggio spirituale e culturale, nonché testimonianza delle tradizioni e della creatività da trasmettere alle prossime generazioni».