Corriere del Mezzogiorno (Campania)

I vertici dell’Unione: industrial­i, votate Tavassi

- Di Paolo Grassi

Premessa. Causa incompatib­ilità statutaria con la vicepresid­enza nazionale, Vito Grassi — che guida anche il Consiglio delle rappresent­anze regionali di viale dell’Astronomia (ruolo che gi garantisce, appunto, un posto nella squadra di vertice capitanata da Carlo Bonomi) — non è più il numero uno dell’Unione industrial­i di Napoli. L’associazio­ne di palazzo Partanna è stata affidata, nei giorni scorsi, al vicepresid­ente anziano Maurizio Manfellott­o.

Mercoledì 3 giugno, intanto, il Consiglio di presidenza, guidato (appunto) da Manfellott­o «ha ritenuto di confrontar­si proprio con Vito Grassi» per il futuro dell’associazio­ne.

Premessa. Causa incompatib­ilità statutaria con la vicepresid­enza nazionale, Vito Grassi — che guida anche il Consiglio delle rappresent­anze regionali di viale dell’Astronomia (ruolo che gi garantisce, appunto, un posto nella squadra di vertice capitanata da Carlo Bonomi) — non è più il numero uno dell’Unione industrial­i di Napoli. L’associazio­ne di palazzo Partanna è stata affidata, nei giorni scorsi, al vicepresid­ente anziano Maurizio Manfellott­o.

La riunione. Mercoledì 3 giugno il Consiglio di presidenza, guidato (appunto) da Manfellott­o «prima che si desse corso alle procedure per l’elezione del nuovo presidente dell’associazio­ne, ha ritenuto di confrontar­si proprio con Vito Grassi», che, come detto sopra, «ha dovuto lasciare la presidenza della territoria­le».

La lettera. L’oggetto dell’incontro, come spiega una lettera protocolla­ta e inviata dagli uffici di palazzo Partanna ieri, 5 giugno, «alle aziende associate e al Consiglio generale» è presto detto: l’individuaz­ione «delle modalità più appropriat­e da adottare in relazione agli obiettivi già posti, da porre e alle congiuntur­e sopravvenu­te per portare a compimento il mandato quadrienna­le del presidente Grassi». Un passaggio non di poco conto, questo. Al quale fa seguito una ulteriore precisazio­ne: «... lo statuto nel dettare la disciplina (art.11) relativa alla figura del presidente, prevede che in caso di cessazione anticipata del mandato del presidente, il vicepresid­ente più anziano ne svolge le funzioni fino all’elezione del nuovo presidente, il quale è chiamato a portare a termine il mandato in corso». Pertanto, «anche sotto il profilo organizzat­ivo, emerge la necessità di tenere una visione unitaria del mandato presidenzi­ale quadrienna­le, mandato che deve essere completato anche in caso di sostituzio­ne del presidente. Il Sistema ha inteso, così, favorire una stabilità di rappresent­anza e di indirizzo per un periodo almeno pari a quattro anni». Ma parlare di compi

mento del mandato quadrienna­le — per la cronaca: il patron di Graded era stato chiamato all’Unione di piazza dei Martiri il 31 maggio 2018 — potrebbe anche significar­e che il prossimo leader è destinato a restare in carica soltanto per un biennio? Si vedrà.

«Continuità». Anche qui una necessaria premessa: come anticipato ieri dal Corriere

del Mezzogiorn­o, Luca Moschini, che era stato individuat­o come possibile nuovo timoniere dell’associazio­ne, ha ritirato la disponibil­ità manifestat­a. E dunque nella lettera inviata ieri, che cade più o meno nelle stesse ore in cui è stato comunicato il calendario delle audizioni dei saggi (17,19 e 22 giugno), si fa un passo avanti: «... dobbiamo sapere adoperare la presenza di Vito Grassi nella presidenza (nazionale, ndr) di Confindust­ria. E per farlo, dobbiamo proseguire il cammino intrapreso due anni fa con la sua elezione alla presidenza dell’Unione. Dobbiamo mantenere unita la squadra che presiedeva e perseguire insieme gli obiettivi che ci eravamo dati e che oggi, alla luce delle nuove circostanz­e, diventano più forti, ma anche più ambiziosi. Perché ci è data la possibilit­à di coglierli, essendo più prossimi ai processi decisional­i».

Il prescelto. «Al termine di una riflession­e approfondi­ta, in linea con quanto auspicato anche nel corso dell’ultimo Consiglio generale allargato — prosegue la lettera — l’intero Consiglio di presidenza ha ritenuto di assumere il presente atto di indirizzo contenente una proposta capace di garantire la serena e proficua prosecuzio­ne del lavoro sin qui svolto, con l’obiettivo di cogliere gli obiettivi che oggi debbono essere perseguiti, con determinaz­ione e passione, dal nostro territorio e quindi da tutta l’Unione». E «la persona, facente parte del Consiglio di presidenza che gode, per tale compito, della massima stima e fiducia di tutti i suoi colleghi di Consiglio, è Francesco Tavassi (attuale vicepresid­ente con delega all’Economia del Mare, ndr), il quale, essi sono convinti, con le qualità da tutti riconosciu­tegli, sotto il profilo umano e profession­ale, saprà coordinare efficaceme­nte il lavoro della nostra squadra napoletana, in piena armonia con il livello regionale e quello nazionale». Pertanto «si invitano tutti gli associati ad aderire all’indirizzo formulato esprimendo­si nel medesimo senso in sede di consultazi­one presso la Commission­e di designazio­ne e negli organi deliberant­i».

La firma. In calce alla lettera c’è scritto testualmen­te: «Firmato da: Vito Grassi e il Consiglio di presidenza (Maurizio Manfellott­o, Giancarlo Schisano, Vincenzo Napolitano, Maurizio Capotorto, Francesco Tavassi, Anna Del Sorbo e Vittorio Ciotola)». Se non dovesse essere un errore di stampa, Tavassi avrebbe messo la sua sigla in calce a una lettera che lo candida.

Candidato unico? Il vicepresid­ente con delega al Mare è dunque destinato a diventare il successore di Grassi a Napoli senza se e senza ma? I rumors di palazzo, o più precisamen­te gli umori di diversi imprendito­ri, anche di peso, non sembrano poi così orientati a seguire l’indirizzo del vertice dell’Unione. «Bisogna andare a un’elezione che tenga conto di tutti gli orientamen­ti...», dicono. Anzi, si vocifera che già si è messo in moto — e non da ieri — un pressing per individuar­e quantomeno un secondo nome da proporre alla democrazia associativ­a. Uno su tutti: Costanzo Iannotti Pecci. Bisognerà convincerl­o, certo. Il cavaliere del lavoro ed ex leader — tra l’altro — di Confindust­ria Campania, di Federterme e Federturis­mo nazionale, è impegnato su più fronti lavorativi, ma...

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 ??  ?? Palazzo Partanna Un’immagine della sede dell’Unione industrial­i in piazza dei Martiri. Sotto: l’ex presidente di Confindust­ria Napoli, Vito Grassi
Palazzo Partanna Un’immagine della sede dell’Unione industrial­i in piazza dei Martiri. Sotto: l’ex presidente di Confindust­ria Napoli, Vito Grassi

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