Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«Io in abito da sposa bianco, ma c’è voluto un coraggio...»
«Dodici coraggiose, questa è la verità». Scherza Daniela Barberio, psicologa, all’Istituto dei tumori di Napoli da 25 anni. «Perché ci vuole coraggio, per alcune di noi, ad una certa età, nel provare a fare le modelle». Ma un giusto mix di leggerezza e impegno è la carta vincente per raggiungere l’obiettivo: trovare fondi per fare la ricerca. «È cominciato tutto per scherzo — racconta —. Avevamo pensato ad una sfilata, poi abbiamo ripiegato per una serie di foto». La scelta dell’abito per la dottoressa Barberio sembra una predestinazione. «Io amo il bianco», dice. «Quindi ho detto alle mie colleghe: questo è mio. Ma non era tutto: alla fine ho scoperto che quell’abito bianco era un vestito da sposa e l’ho preso io che marito non ho. Era l’abito che la mamma dell’artista ha indossato per le sue nozze; era il 1967. Non le nascondo che mi sono emozionata». Lo studio della psicologa è al piano terra del Pascale, abbastanza ampio da poter diventare guardaroba. «Sì — ricorda — nel mio ufficio avevamo in custodia gli abiti, ma è diventato anche camerino. Abbiamo giocato a indossarli, scambiarceli, scegliere le pettinature giuste; insomma, un gioco durante le pause di lavoro». Contenta? «In quelle foto ognuna di noi vede tanti propri difetti, ma gli abiti sono bellissimi. E poi dietro c’è una giusta causa».