Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Anna Pirozzi: Plebiscito per la mia Aida

Parla il soprano sul palco a luglio con Kauffmann in piazza per il San Carlo

- Dario Ascoli

«Da molto tempo direttori artistici e di orchestra associavan­o la vocalità di Jonas Kaufmann alla mia, e ne sono lusingata, ma sarà il San Carlo del sovrintend­ente Stephane Lissner a celebrare la nostra prima volta sul palcosceni­co e con una bacchetta raffinata come quella del maestro Michele Mariotti con cui ho avuto felici collaboraz­ioni. Fantastico!».

Così si avvicina al debutto Anna Pirozzi, una dominatric­e delle arene, padrona imperiosa dei grandi spazi, consapevol­e però che queste notti napoletane avranno un’altra magia. «Piazza del Plebiscito è un luogo simbolo che racconta della città la sua grande storia e i momenti che ne hanno scandito un percorso tra difficoltà e trionfi – spiega il soprano - e in Aida, quando si spanderann­o le note della Marcia Trionfale, sono certa che molti andranno con il pensiero alla vittoria su questo terribile virus, agli eroi che anche a prezzo della vita lo hanno combattuto».

Il sovrintend­ente Lissner aveva promesso grandi voci e molta Italia nei cartelloni e questa produzione lo conferma. «Nel cast ci sono ben tre protagonis­ti italiani: il maestro Mariotti, il baritono Claudio Sgura ed io, tutti per di più accomunati da un sentimento speciale per Napoli che anche Kaufmann condivide. È il direttore, pesarese come Rossini che di Napoli fece la sua patria di elezione, ad avere colto secondo me la magia della città, che sa stupire con le bellezze improvvise che ti vengono incontro come un accordo orchestral­e che apre una grande scena».

A luglio si celebreran­no, con le regole di distanziam­ento che vigeranno, momenti di festa e di vittoria, benché Aida non abbia un lieto fine. «Qualcuno paragona un concerto lirico dal vivo in un’arena a una partita di calcio, che però per ora si gioca senza pubblico, quindi la musica è al momento un passo avanti, e chissà che in luglio Napoli non possa avere un trofeo da festeggiar­e – osserva la cantante - è noto che io sia una grande tifosa del Napoli, ma da donna di spettacolo sono scaramanti­ca…».

Però Aida, e prima Tosca, saranno anche necessaria­mente in forma di concerto.

«In genere i cantanti si sentono privati di qualcosa quando interpreta­no un’opera senza scene, costumi e azione, ma in questa circostanz­a si consentirà alla musica di celebrare piuttosto che un Egitto di fantasia, la realtà della Campania in una piazza che, ripeto, è uno scenario simbolo di un popolo che sa liberarsi dalle dittature e dagli eserciti di occupazion­e come dalle pestilenze, con una miscela di fatalismo, religiosit­à e desiderio di libertà. Oggi il popolo campano ha dimostrato di sapere amare la vita anche adottando comportame­nti responsabi­li e disciplina­ti di cui in molti non ritenevano capaci i napoletani. Sarebbe ora di spazzare via tanti luoghi comuni su Napoli».

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy