Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Il Consiglio federale si mette contro la Lega «Sì» alle retrocessioni, Benevento rivede la A
Il pericolo è stato scongiurato dal Consiglio federale della Figc: nessun blocco delle retrocessioni dalla A e quindi il Benevento può gioire dopo la paventata esclusione dalla corsa alla promozione nella massima serie. Una vittoria del presidente federale Gabriele Gravina che con la sua proposta di delibera ha ottenuto un lusinghiero 18-3 durante il consiglio federale di ieri. Ha votato contro la serie A, che nella sua assemblea di venerdì aveva proposto a larga maggioranza, 16 presidenti su 20, il blocco delle retrocessioni dalla A alla B.
La delibera prevede in caso di stop forzato del campionato lo svolgimento dei playoff e dei playout e, in subordine, sarebbe utilizzato l’algoritmo, con la “proiezione” della classifica per giungere alla classifica finale. La formula dei playoff e playout sarà comunque studiata in seguito, in un nuovo consiglio federale in programma il 20 giugno. Nel campionato cadetto sarà l’algoritmo a stabilire playoff, play-out e retrocessioni. Tutti, ovviamente, si aspettano di giocare le partite senza stop forzato. In primis il Benevento a cui mancano ormai otto punti per l’aritmetica certezza della promozione in serie A. La squadra di Pippo Inzaghi sta lavorando alacremente verso la ripresa del torneo che dovrebbe arrivare il 21 giugno con la trasferta di Cremona. Il tecnico si è messo in testa di battere tutti i record: promozione con più turni d’anticipo, maggior numero di vittorie esterne, maggior numero di punti totali, maggior numero di punti in trasferta, minor numero di sconfitte, maggior distacco
sulla seconda, miglior differenza reti, miglior media inglese. Qualche primato è stato già battuto: mai nessuna squadra in B aveva infilato 21 vittorie nelle prime 28 partite, come pure non era mai capitato che un club arrivasse a 69 punti con ancora 10 gare da giocare. Il presidente del Benevento, Oreste Vigorito, nei giorni scorsi aveva tuonato contro il possibile stop alle promozioni. E ad onor del vero sarebbe stato antisportivo non dare spazio alla meritocrazia dopo un campionato disputato ad altissimi livelli con una sola sconfitta (a Pescara), 21 vittorie e sei pareggi. Il massimo dirigente dei sanniti aveva minacciato di uscire dal calcio, qualora si fosse proseguito con l’idea di bloccare le retrocessioni dalla A. Ora è arrivato un secondo 8 giugno per i giallorossi. In questa data, proprio tre anni fa, i sanniti battevano il Carpi per 1-0 (gol di Puscas) e ottenevano la promozione in serie A. Alla notizia della decisioni del consiglio federale, sui social i gruppi organizzati hanno festeggiato come se si fosse ottenuta l’aritmetica promozione. «Siamo virtualmente in A» – si legge su qualche post, ma c’è anche ci è prudente: «Aspettiamo la matematica certezza». E c’è chi rievoca la data di tre anni fa, culminata con la storica promozione nella massima serie: «Questo 8 giugno porta proprio bene».