Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Caldoro-Martusciello La sfida ora è anche per l’egemonia in FI
La sfida sembra ora ridursi a due opzioni. Quella storica ma indebolita di Stefano Caldoro e l’altra di Antonio Martusciello, commissario Agcom e primo coordinatore campano di Forza Italia. Sebbene si siano fatte largo anche le proposte di Alessandro Sansoni e di Severino Nappi.
Si stringe il cerchio intorno alla candidatura per la presidenza della Regione. Ma poi bisognerà mettere mano alle liste dei candidati consiglieri. E qui l’argomento si fa inevitabilmente più complicato. «Pensiamo che alla fine ci presenteremo con quattro liste — commentano in Forza Italia —: le tre di partito e la quarta collegata al candidato presidente. Prima che scoppiasse l’emergenza Covid, contavamo di presentarci con sette liste: quella del commissario Asi di Napoli Giosi Romano, l’altra di Mastella e quella del consigliere Luigi Bosco, tutti e tre ora accasati sotto le insegne di De Luca». (Ieri in aula hanno dichiarato la loro adesione al Misto e a Fratelli d’Italia rispettivamente Flora Beneduce, ex FI, e Alfonso Piscitelli, ex Campania in Movimento).
Intanto, nelle telefonate del fine settimana tra alleati è stato sollevato anche un altro dilemma: se intervenire o meno per evitare la ricandidatura del capogruppo regionale di Forza Italia Armando Cesaro (il quale non risulta indagato nell’ambito dell’inchiesta sui presunti rapporti con i clan di Sant’Antimo che ha, invece, coinvolto gli zii e il papà, il senatore Luigi) con lo scopo ufficiale di mettere al riparo lui e la coalizione dagli attacchi in campagna elettorale. Ma forse anche con l’intenzione di voltare pagina e aprire i giode chi per la scalata al vertice regionale del partito: con la gestione di Mimmo De Siano spesso nel mirino di critiche anche da parte dell’europarlamentare Fulvio Martusciello, fratello di Antonio. I leader nazionali di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia torneranno a riunirsi tra stasera e domani. Ma a fare da arbitro, in questi giorni, è stato il vice presidente del Senato di Fratelli d’Italia, Ignazio La Russa: «Non sono io a decidere — replica lui — ma la Meloni, Salvini e Forza Italia. Ogni giorno è buono, ma non abbiamo alcuna data già fissata. Mi auguro, però, che la scelta sul candidato della Campania possa avvenire a breve, perché è già trascorso troppo tempo». La Russa spiega qual è la sua posizione: «Fratelli d’Italia sulla Campania ha mantenuto una posizione silenziosa: c’è un patto che prevedoro sia Forza Italia ad indicare il nome del candidato presidente, a meno che non vi sia un accordo diverso tra le parti. Noi abbiamo detto che tutti gli accordi si possono modificare, basta che a volerlo siano tutti gli alleati. Siccome si sono verificate amichevoli discussioni tra Lega e Forza Italia sulla Campania, non mi permetto di dire niente». Ma alla fine come si risolverà il nodo ingarbugliato delle quote indicate per le Regioni al voto? «Caldoro è sicuramente una persona rispettabilissima, come potrebbero essercene altre altrettanto rispettabili. Calha la nostra stima. Se Forza Italia decide di confermarlo, a noi sta bene. Se decidono diversamente, non abbiamo nulla in contrario». Insomma, Fratelli d’Italia arbitra e trova conveniente, per ora, adottare un atteggiamento salomonico. Ma se verranno messi in discussione i suoi candidati nelle Marche e in Puglia, clima e scenario cambieranno anche per Meloni & C. «Se tutte le Regioni avessero votato assieme — prosegue La Russa — non avremmo avuto problemi. Purtroppo, in Emilia Romagna non è andata come doveva andare e forse è proprio a seguito di quel risultato che sono nate le attuali difficoltà».
Tuttavia, la Lega è decisa a non fare passi indietro su Caldoro. Significa che si accenderà il semaforo verde per Martusciello?
«La Lega non vuole fare passi indietro? Forse vogliono farlo in avanti. La discussione, mi creda, è amichevole, si avverte soltanto la necessità che abbia uno sbocco. Siamo vicini alla soluzione, manca davvero poco. Lo dico anche perché — conclude l’ex ministro della Difesa e attuale vice presidente del Senato — abbiamo già fatto tanto tardi e c’è bisogno di mettere un punto definitivo».
” Forza Italia deve decidere chi candidare alla guida della coalizione A noi va bene tutto