Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Manzo: anche chi fa banca deve essere competente
Una discussione franca sul rapporto tra imprese e banche, nel momento più buio della Fase 3, con la crisi economica che sta mordendo i cittadini. Il Corriere del Mezzogiorno ha invitato ieri ad un digital talk, il presidente Bcc Napoli, Amedeo Manzo, Carlo Pontecorvo, patron di Ferrarelle e l’imprenditore Costanzo Jannotti Pecci, che ha aperto il lussuoso Britannique nel giorno in cui l’Italia chiudeva per il lockdown.
«La nostra esperienza — ha spiegato Manzo — è basata su quello che io definisco rating umano. E dunque devo dire che stiamo finanziando migliaia di imprese. Ben al di là degli algoritmi, valutando le persone e il loro progetto». Sia Pontecorvo, sia Jannotti Pecci hanno rimarcato una differenza tra una banca territoriale come la Bcc e un grande gruppo, ma sottolineando che «c’è una farraginosità nei meccanismi di finanziamento». Un altro aspetto da non sottovalutare è la competenza, anche di chi fa banca: «Parlare con le persone, significa ascoltarle. Nelle banche ci devono essere sempre più risorse interessanti e interessate e competenti pronte a ricevere i progetti degli imprenditori e che capiscano il mercato del lavoro. Noi per esempio abbiamo finanziato con 500 mila euro un’azienda non perché dovesse comprare un capannone, ma per la sua campagna di comunicazione. Se cambi il modo di fare attività io ti premio, perché è il nostro lavoro accompagnare la crescita dell’impresa. Le banche non sono solo profitto massimizzato».