Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Il Lanificio 25 riapre con Caso e il suo brano «Quarantena»
Il Lanificio 25 di Porta Capuana riparte con Nicola Caso. Domani dalle 19 il cantautore di Meta è atteso nel club di Porta Capuana in concerto solo piano e voce. Un’esibizione dalle aspettative inedite, viste le restrizioni imposte dal governo per fronteggiare l’emergenza coronavirus, a cominciare dal distanziamento sul palco richiesto ai musicisti. Il cantautore classe ‘79 è il primo a esibirsi dopo il lungo stop e dopo aver spiazzato tutti con il singolo di lancio del nuovo album in uscita, «Quarantena», pubblicato lo scorso 11 febbraio. Una coincidenza tanto incredibile quanto cercata, come spiega il musicista: «No, non sono un veggente. Faccio semplicemente dei calcoli. Nel testo della canzone, ad esempio, c’è un passaggio in cui sottolineo quali siano i vari pretesti per murarci vivi. Una considerazione che nasce da una situazione di cattività diffusa, totale. In realtà chiarisce - io sono in quarantena da quarant’anni». Costretto a rinunciare alla band per i vincoli imposti dal decreto, Caso sottolinea le difficoltà di una ripresa che per il momento resta una pericolosa scommessa: «Se tutto va bene, ci saranno metà degli spettatori abituali. L’incasso sarà di conseguenza perlomeno dimezzato. Tutto questo al momento per me può anche andare bene, ma non per i bassisti e i batteristi, che purtroppo restano fermi, viste le tante limitazioni. Comunque sia conclude - l’importante è ricominciare a suonare, seppure con i piedi di piombo».