Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Stravolgimenti da Covid e nuovi (interessanti) «modi di apprendere»
Caro direttore, vorrei sottoporle una riflessione della Fondazione Napoli Novantanove dopo gli stravolgimenti degli ultimi mesi nelle nostre vite. Il lockdown improvviso è stato, infatti, per le nostre attività, uno schock, come sbattere a tutta velocità contro un muro.
Dopo l’iniziale spaesamento, ci si è curvati a raccogliere i cocci che erano quelli dei nostri progetti con le scuole, già penosamente provate dalla Didattica a Distanza, immaginando che tutto il lavoro di tanti, docenti e studenti che nei mesi precedenti avevano continuato a seguire i «loro» monumenti adottati, sarebbe andato perduto.
E invece, all’improvviso, come gocce di pioggia sul terreno arido, in un crescendo, di giorno in giorno, sono arrivati dalle scuole di tutta Italia i video del Concorso L’Archivio nazionale dei monumenti adottati dalle scuole italiane, accolti ogni volta, da noi increduli, con espressioni di gratitudine. Ma ancor più ci ha colpito che la gratitudine fosse reciproca e le telefonate, le mail dei docenti che hanno accompagnato i video, ci ringraziavano per «l’opportunità» data loro di sperimentare questo «nuovo modo di apprendere» anche se, necessariamente tornati all’interno delle mura scolastiche, questa volta digitali. E così hanno raccontato le storie di come e perché, pur in questi tempi difficili, sono riusciti a completare i lavori, sollecitati proprio dai ragazzi, disposti a lavorarci anche dopo l’orario delle lezioni.
Conserveremo queste mail e queste parole quali documenti, a futura memoria, di luminose storie di eccellenza in questi tempi così bui per la nostra scuola.
E qui penso che sia dovuto un ringraziamento pubblico ai tanti docenti che in questi mesi si sono prodigati a tenere viva, letteralmente, la scuola italiana, contribuendo alla costruzione del futuro della nazione. Anche loro sono stati i nostri eroi!