Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Appuntamento il primo luglio alle 19 Sepe chiama i fedeli al Plebiscito: una messa per dire grazie a tutti
Il cardinale Sepe stupisce ancora e chiama a raccolta tutti i fedeli di Napoli in piazza del Plebiscito per una «liturgia di ringraziamento, nel ricordo doveroso di tante vittime, e di auspicio affinché il tremendo morbo virale non abbia più a colpire il nostro territorio e il mondo intero». Un invito ai fedeli che arriva dopo due mesi di isolamento in cui anche le parrocchie sono rimaste chiuse e i preti hanno dovuto celebrare i riti religiosi attraverso le piattaforme web. Ora la Chiesa di Napoli si rialza e si riprende la «propria speranza» per darla ai poveri, ai bisognosi. Un gesto, quello del cardinale Crescenzio Sepe, altamente simbolico. Lui, la cui proroga di due anni al mandato è scaduta il 2 giugno scorso, giorno del suo compleanno, continua a tenere saldamente le redini della sua arcidiocesi e a mostrarsi pastore che guida il suo popolo con mano sicura al di fuori del buio dell’emergenza sanitaria, della grande paura portata dal coronavirus. «Stiamo per lasciare - ha scritto nella lettera ai suoi fedeli - sia pure lentamente e ancora con sofferenza, un tempo triste e drammatico, senza precedenti nella storia dell’umanità, sconvolto da una terribile pandemia causata dal virus Covid 19. Abbiamo avuto tanta paura, abbiamo pianto per il lutto, per il necessario isolamento delle persone e per la perdita del lavoro e del reddito per una infinità di famiglie. È aumentata la povertà.
È stato grande il timore che non si riuscisse a combattere il terribile virus e che fossimo condannati a vivere per lunghissimo tempo in un mondo inedito e surreale. Ma abbiamo lottato con forza e abbiamo saputo rispettare le regole restrittive imposte». Poi un pensiero a chi è stato in prima linea. «Alla luce del nuovo giorno e della serenità parzialmente recuperata, ci ritroviamo tutti a provare sentimenti di gratitudine nei confronti di quanti si sono spesi nell’assistere le persone infette. Penso ai medici, penso ai loro collaboratori e ai loro dirigenti, penso ai tantissimi volontari ma penso anche a coloro che hanno avuto responsabilità istituzionali e a quanti generosamente non hanno fatto mancare piccoli e grandi quantità di generi di prima necessità per le famiglie povere o diventate tali. Il grazie, dunque, è grande e vuole essere unanime e forte, in maniera da coinvolgere idealmente tutta la comunità cittadina e regionale». Poi l’invito. «Per questo, come Chiesa di Napoli, si è deciso di celebrare, alle ore 19 della sera del primo luglio prossimo, una Santa Messa di ringraziamento, in piazza del Plebiscito, in maniera semplice ma sentita e intensa, ai piedi della Basilica di San Francesco».