Corriere del Mezzogiorno (Campania)
L’ex pm ri(scrive) al presidente: serve più collaborazione tra le istituzioni
Ci riprova, de Magistris. Tenta, una volta ancora, di riallacciare un dialogo con De Luca. E così, dopo l’incontro di maggio, che arrivava a due anni dall’ultimo faccia a faccia, a inizio giugno l’ex pm ha provato a stabilire un «contatto» inviando al presidente della Regione una nota; alla quale ne ha fatto seguito un’altra, ieri, con la quale gli rammenta: «Lo scorso primo giugno ho inviato una mia lettera che riguardava la drammatica situazione, aggravata dall’emergenza sanitaria da Covid 19, della crescita esponenziale della disoccupazione e la richiesta di istituzione di un tavolo per adottare misure per il suo contrasto e per il sostegno al reddito».
Purtroppo, scrive il primo cittadino, «devo constatare con rammarico che, ad oggi, non c’è stata alcuna risposta». Rivolgendosi a De Luca, de Magistris sottolinea: «Come è ben a tua conoscenza il tessuto economico e civile della nostra città è stato messo a dura prova dagli effetti devastanti della pandemia ed è causa preoccupante di una crescente tensione sociale, collegata alla perdita o alla maggiore precarietà del lavoro».
Nella nota del primo giugno, il sindaco ribadiva la «massima collaborazione» degli uffici del Comune con le strutture della Regione Campania «così come si è realizzata, in modo proficuo, su molte altre questioni» grazie anche «all’impegno» del vicepresidente della Regione Fulvio Bonavitacola.
«Ti rinnovo — così si conclude la lettera di de Magistris a De Luca — la richiesta di istituire, con cortese urgenza, un tavolo operativo per affrontare le emergenze ed il crescente disagio sociale, a cui occorre fornire adeguate risposte. Confido, nuovamente, in un tuo positivo riscontro».
Per ora, però, una data per un possibile nuovo incontro ancora non c’è. Anche se dalla Regione Campania non escludono che l’incontro possa nuovamente esserci. Indipendentemente da tutte le scaramucce e stilettata che le parti si scambiano. De Magistris, peraltro, ha anche detto che non si candiderà più contro De Luca rimanendo sindaco di Napoli fino alla fine del mandato. Insomma, un possibile avversario in meno per il presidente regionale che, finora, in tutti i sondaggi, risulta assolutamente in pole per la rielezione.
«In questo periodo di emergenza la cooperazione istituzionale con la Regione Campania di De Luca è stata molto scadente — ha rimarcato de Magistris — non siamo mai stati consultati, non ci hanno mai fatto partecipare ai tavoli eppure Napoli è la terza città d’Italia, capitale del Mezzogiorno e la sua area metropolitana rappresenta il 56 per cento della popolazione. Questo è molto grave e non fa onore alla leale collaborazione istituzionale». E ancora: «Possiamo dire che Napoli, nonostante questo, è stata esemplare visto che su un milione di abitanti in città ci sono stati mille positivi. Lo tsunami non c’è stato grazie al grande senso di responsabilità e maturità dei nostri concittadini».
Lui, il sindaco, non sarà in campo. Ma, almeno per ora, de Magistris esclude anche che ci sia una lista Dema alle prossime regionali. «Penso di no, ma non lo decido solo io. Ma posso sicuramente dire che non saremo
” Purtroppo devo constatare con rammarico che, ad oggi, non c’è stata alcuna risposta
Come ben sai gli effetti della pandemia causano crescenti tensioni sociali
Ti rinnovo la richiesta di istituire, con cortese urgenza, un Tavolo operativo per arginare l’emergenza
spettatori e prenderemo una decisione su come orientare noi stessi e le persone che vogliono impegnarsi in questa competizione. Faremo una valutazione collegiale, ci sono varie opzioni e credo che decideremo in questi giorni. Ci sarà una riflessione e si cercherà di prendere una decisione che possa andare in linea con la mia scelta di impegnarmi il prossimo anno 24 ore su 24 per la città, perché la situazione è molto critica ma anche piena di opportunità. Non me la sono sentita di abbandonare la città e ho messo da parte una legittima aspettativa anche personale, perché dal punto di vista politico ed elettorale non nascondo che questa competizione elettorale aveva anche diversi stimoli». Molti iscritti di Dema spingono per un alleanza con il Pd e il centrosinistra a sostegno di De Luca. In tanti non vedono alternative a questo. Anche perché -— dicono in tanti — senza de Magistris candidato in prima persona, l’ipotesi potrebbe anche prendere corpo.