Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Donati sette anni di spesa alla vedova dell’agente speronato dopo la rapina Iniziativa del Rotary. Per la donna un fondo riservato
«Una mano aperta» è stata tesa a Giuliana Ghidotti — la vedova del poliziotto Pasquale Apicella — dal Rotary.
L’agente scelto fu ucciso a Napoli la notte del 27 aprile scorso durante un inseguimento: fu speronato a Calata Capodichino dall’auto di rapinatori in fuga dopo aver assaltato un bancomat. Apicella era al volante dell’auto di servizio «Secondigliano 11» quando la vettura venne centrata in pieno dall’Audi sulla quale viaggiavano tre bosniaci di etnia Rom. L’autista dell’Audi era peraltro rimasto coinvolto tre anni prima in un episodio simile: aveva speronato durante un inseguimento un’auto dei carabinieri. Ipotesi di omicidio volontario per i rapinatori e, l’8 maggio, funerali di Stato per il poliziotto.
A Secondigliano, nella chiesa Cristiana Evangelica, la bara fu avvolta dal Tricolore e Giuliana restò abbracciata al feretro durante tutta la cerimonia trasmessa in streaming anche dalla pagina della Polizia di Stato, condivisa da più di diecimila persone e seguita da quasi due milioni di utenti.
Un abbraccio virtuale fortissimo al quale si unì la solidarietà dei colleghi di Lino, che avviarono una raccolta fondi con donazioni direttamente sul conto corrente della vedova per consentirle di avere un po’ di respiro e di disponibilità per andare avanti.
Una vicenda alla quale il Rotary Napoli Est, seguito dal club Nord Est, ha guardato con grande attenzione, valutando fin da subito la possibilità di disporre un aiuto concreti. E ha poi scelto di inserire la famiglia Apicella al centro del progetto «Una mano tesa». Si tratta di una forma di solidarietà diretta, sviluppata nel tempo, per dare sostegno alla donna che a 32 anni, il marito ne aveva 37, è rimasta sola con due bimbi di tre mesi e sette anni. La signora — che per ora vive ancora a casa dei genitori a Marano, dal momento che si sarebbe dovuta trasferire con marito e figli nella loro nuova casa a maggio — potrà provvedere alla spesa mensile presso un proprio negozio o supermercato di fiducia e il conto sarà poi saldato dai rotariani con un meccanismo che è già stato individuato.
«Abbiamo costituito un fondo riservato — racconta Giuseppe Sito, presidente del Rotary Napoli Est — con il quale sono già coperti i prossimi sei o sette anni di spesa. Un progetto che è solo all’inizio perché, ovviamente, ci ripromettiamo di incrementare questo tesoretto e potrebbero arrivare anche donazioni dedicate a questo specifico progetto. Ci ha molto colpito questa vicenda e abbiamo ritenuto opportuno intervenire con un gesto concreto e duraturo, per alleviare almeno un po’ il peso della quotidianità che grava sulle spalle di questa giovane donna così duramente colpita».
Intanto oggi alle 10.30 al museo di San Martino il Rotary Napoli presenterà un altro progetto, realizzato con il sostegno di tutti i club cittadini. Si tratta del restauro del Retablo della Chiesa della Santa Croce a Forcella, la più antica arciconfraternita di Napoli. Il gruppo partenopeo del Rotary International è costituito dai 10 club storici di Napoli e da quest’anno sta sviluppando un programma comune di valorizzazione del patrimonio dei Beni Culturali della città.
Se il primo obiettivo è quello di salvaguardare un bene culturale, renderlo fruibile e godibile e preservarlo per le generazioni future, non va trascurato lo scopo di carattere sociale e di sviluppo economico. «In questa prospettiva, il Retablo restituito al suo splendore artistico grazie al Gruppo Partenopeo del Rotary si troverebbe ad essere il simbolo del riscatto culturale del quartiere e attrattiva essenziale dei nuovi percorsi turistici di Forcella» nota il Rotary. Con il ritorno del Retablo sull’altare della Chiesa, si darà nuovo impulso al progetto Forcella, già attivato a Natale scorso, quando fu presentato anche il progetto del restauro, in occasione della inaugurazione de «la Casa di vetro», primo intervento del più vasto piano di recupero de «L’altra Napoli Onlus» per il recupero ed il rilancio del quartiere di Forcella sul modello di quanto è già stato realizzato alla Sanità.
Sito «Progetto agli inizi Abbiamo intenzione di aumentare la dotazione economica anche con donazioni»