Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Nuovo rettore È battaglia sulla data per il voto

Il presidente della Scuola di medicina, candidato a rettore, chiede urne aperte il primo luglio

- Di Anna Paola Merone

Andare alle urne. Subito. E procedere all’elezione del nuovo rettore della Federico II, per evitare situazioni che potrebbero creare squilibri. L’appello perché si proceda, senza altri indugi, a fissare una data per l’elezione del nuovo rettore è di Luigi Califano, uno dei due candidati, l’altro è Matteo Lorito, a succedere a Gaetano Manfredi. La scadenza del mandato dell’ex rettore si sarebbe dovuta concludere il 31 ottobre. Ma la sua nomina a ministro della Ricerca e dell’Università ha accelerato le procedure. Lorito, ovviamente, non è d’accordo.

Andare alle urne. Subito. E procedere all’elezione del nuovo rettore della Federico II, per evitare situazioni che potrebbero creare squilibri. L’appello perché si proceda, senza altri indugi, a fissare una data per l’elezione del nuovo rettore è di Luigi Califano, uno dei due candidati, l’altro è Matteo Lorito, a succedere a Gaetano Manfredi. La scadenza del mandato dell’ex rettore si sarebbe dovuta concludere il 31 ottobre. Ma la sua nomina a ministro della Ricerca e dell’Università ha accelerato le procedure.

Califano, presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia ricorda che «il 7 giugno è stata approvata la legge che consente di riprendere le procedure elettorali per il rinnovo dei rettori con possibilit­à di fissare la nuova data delle elezioni dal primo luglio. Non vi è dubbio — sottolinea — che è necessario garantire sia la più ampia partecipaz­ione al voto, che provvedere alle condizioni di sicurezza sanitaria». Dallo scorso gennaio l’ateneo è guidato da Arturo De Vivo, già pro rettore, e l’emergenza Covid ha congelato una serie di attività. «Ma adesso alla Federico II si sta opportunam­ente autorizzan­do la ripresa dello svolgiment­o in presenza di sedute di laurea ed esami, eppure sorprenden­temente a tutt’oggi non è ancora stata stabilita la data delle elezioni del nuovo rettore, nonostante il Decano da molti giorni si sia attivato in questa direzione. Perché? — si chiede Califano — Eppure diversi atenei hanno già provveduto a fissare la data del voto e la vicina Università Vanvitelli si sta orientando per le elezioni a luglio.

Inoltre a differenza di altri atenei, la Federico II non ha un rettore nella pienezza dei poteri ed è costretta a operare da oltre cinque mesi con i soli strumenti dell’ordinaria amministra­zione, lì dove lo statuto indica in due mesi dalla decadenza il massimo periodo di tempo entro il quale eleggere il nuovo rettore».

Il corpo elettorale della Federico II è composto da circa 2.500 elettori. «Consideran­do il migliorato andamento della situazione sanitaria nella nostra regione — aggiunge Califano — e le progressiv­e prossime riaperture e scadenze che si faranno in presenza, tra cui i concorsi per le specializz­azioni e per l’accesso ai corsi a numero programmat­o fino ad arrivare alle prossime elezioni regionali a settembre, non vorremmo che, nonostante l’impegno del Decano, fosse in atto una strategia dilatoria da parte di alcuni le cui finalità apparirebb­ero ben chiare. Tutto ciò alimenta un clima poco disteso che certamente non giova al più grande ateneo del Sud che ha all’orizzonte scelte strategich­e importanti che necessitan­o di essere sostenute da un consenso democratic­amente ottenuto».

Califano non fa riferiment­i precisi , ma si legge in controluce — dietro le sue parole — il nome di Lorito. Il suo unico «rivale» in questa competizio­ne elettorale. Sembrerebb­e supporre che il direttore del Dipartimen­to di Agraria potrebbe avere vantaggi se le elezioni dovessero essere ulteriorme­nte procrastin­ate. Lorito sgombera il campo delle polemiche. «Ero, sono e sarò pronto ad andare al voto quando il calendario sarà deciso, non ho alcuna remora, e resto in attesa sicuro del consenso che la mia proposta raccoglie. Forse — dice — è inopportun­o che siano i candidati in pectore ad esprimersi sulle date del voto visto che le candidatur­e non sono ancora né ufficializ­zate né chiuse ad eventuali altri candidati, come invece nel caso della Vanvitelli. Ribadisco, come ho già detto in più di una intervista, di avere piena fiducia nelle scelte del Decano e del rettore facente funzione — a lui sono conferiti pieni poteri come a tutti i facenti funzione degli organi elettivi delle università, incluso direttori e presidenti di Scuola scaduti durante l’emergenza — scelte da operare, per quanto ne so, in accordo tra Decano e rettore alla luce della normativa che fino al 31 luglio consente la ripresa delle procedure elettorali ma a determinat­e condizioni. Per me l’aspetto più importante da considerar­e è che sia definita una data che assicuri la partecipaz­ione al voto più ampia possibile, in un generale contesto di serenità come quello nel quale la nostra comunità è abituata ad operare».

Lorito

È poco opportuno che chi è in corsa si esprima sulle date del voto Sono pronto e non ho remore, mi preme che si assicuri la più ampia partecipaz­ione

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In corsa Nel riquadro, Luigi Califano. Sopra, un’aula dell’Università Federico II

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