Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Pietro Soldi meridionalista liberale
Con la dipartita di Pietro Soldi scompare un intellettuale meridionalista che è stato tra i primi ad aderire a «Nord e Sud», la rivista di Francesco Compagna, della quale fu a lungo collaboratore. Pietro era un uomo rigoroso, di saldi principi, formatosi nel mondo delle partecipazioni statali, in particolare nella galassia del gruppo Iri, con il quale collaborò a lungo. Il suo meridionalismo si basava su alcuni capisaldi, la programmazione rigorosa, il rilancio dell’economia attraverso l’intervento pubblico, l’esperienza, certamente positiva nella prima fase, della Cassa del Mezzogiorno. Era un uomo col quale si discuteva in modo serrato, impegnandosi sempre in una rigorosa dialettica, e fu un ostinato avversario della Nuova Programmazione nella quale mai credette veramente. Soldi partecipò a numerosi dibattiti all’università federiciana e anche alla Fondazione Banco Napoli, nella fase della presidenza di Adriano Giannola, dove organizzò o curò un ciclo di incontri sul liberismo. Di formazione crociana e di cultura impregnata dei valori della Svimez, Soldi era nato ad Avigliana, in Basilicata, ma ha trascorso lunga parte della sua vita a Napoli. Un pubblicista intellettuale, un signore di altri tempi lo si potrebbe definire, collaborò prima a lungo al Mattino, poi lasciò il giornale e dopo qualche anno cominciò a scrivere alcuni articoli di analisi sul Sud per Il Corriere del Mezzogiorno, fino a pochi mesi fa.