Corriere del Mezzogiorno (Campania)
L’ECONOMIA
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Il bonus, questo sconosciuto, direi Abbiamo un cannone che rischia di sparare a salve
” Penso che se torniamo a lavorare presto possiamo riuscire a sostenere tutta l’economia
NAPOLI «É d’obbligo una premessa. Purtroppo non è stato il Covid a tagliare l’occupazione, il segno meno non è attribuibile alla Fase 1 e alla pandemia, dal momento che i licenziamenti sono bloccati dalla seconda metà di febbraio. Leggendo i dati di Bankitalia, mi viene in mente che questo dato specifico andrebbe approfondito e andrebbero cercate altre spiegazioni». La presidente Acen, Federica Brancaccio, lascia scivolare lo sguardo su cifre, resoconti, prospettive. E insiste sulla necessità di procedere oltre i legacci della burocrazia, per far ripartire i settori che al momento possono garantire vivacità economica al di là degli ostacoli che l’emergenza sanitaria ancora impone
La situazione degli occupati per quel che riguarda il settore dell’edilizia attualmente qual è?
«I dati ufficiali della cassa edile sul numero di occupati e di ore lavorate riferiscono di uno scenario devastante. Metà mese di marzo e lungo tutto aprile meno del 10 per cento degli addetti ha lavorato. Chi è rimasto in attività si è occupato solo di manutenzioni relative alla sicurezza, e dunque non rinviabili, oltre che dei lavori ospedalieri. Per il resto, e sottolineo giustamente, il fermo totale. E ovviamente non è pensabile di ripartire in un attimo. C’è una inerzia da considerare che si somma ad anni bui del passato».
A chi si chiede come è possibile finire in una situazione così problematica in soli due mesi lei cosa risponde?
«Noi arriviamo da dodici anni di crisi, ci stavamo appena rialzando e due mesi di fermo sono un disastro. I segnali di ripresa erano lievi e per capire il baratro che stavamo cercando di superare basta considerare che con i trend di ripresa che stavamo segnando si sarebbe arrivati a superare la perdita del 2008 nel