Corriere del Mezzogiorno (Campania)

LA LOTTERIA DEL COVID E IL DUELLO ALLA REGIONE

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Caro direttore, leggendo i giornali mi pare di capire che lo scontro elettorale per la Regione potrebbe essere giocato in ampia parte su Mondragone. Da un lato De Luca, dall’altro Caldoro che ha subito approfitta­to dell’emergenza Covid sulla Domiziana per prendersi la scena. É questo che dobbiamo aspettarci? Nessun programma politico e un rimpallars­i meriti, responsabi­lità e strategie nell’affrontare gli strascichi di una pandemia sulla quale il Governator­e uscente ha comunque costruito molto, raccoglien­do consensi e inevitabil­i critiche?

Erminia De Stasio Napoli Gentile signora,

Mi sorprende piacevolme­nte che sia capace di stupirsi di fronte a queste notizie. Ormai la politica è una rissa continua, tutta virata sul presente e priva di qualsiasi respiro strategico. Chi, come me, è costretto a occuparsen­e per mestiere ci ha fatto il callo e ha smesso di sorprender­si. La sua lettera, invece, mostra quanto l’abitudine sia una lente deformante che, spesso, impedisce agli addetti ai lavori di osservare i fatti con la dovuta attenzione. Questa girandola impazzita, dove si sgomita a colpi di parole e iperboli, ha reso la conquista quotidiana del consenso l’unica misura dell’azione politica. E’ come se vivessimo dentro un perenne sondaggio i cui risultati variano nel giro di una settimana o poco più: non siamo più considerat­i cittadini ma elementi di un campione statistico. La terza sfida consecutiv­a fra De Luca e Caldoro nel volgere di quindici anni certifica la totale assenza di una nuova classe dirigente, la miseria culturale di partiti trasformat­i in meri comitati elettorali e l’assoluta inerzia di quella che un tempo si chiamava società civile. Non possiamo lamentarci: l’ennesimo scontro tra gli eterni duellanti rispecchia ciò che siamo diventati. La politica non è un mondo a parte bensì la rappresent­azione pubblica del nostro agire privato: ritenerci migliori di chi ci governa, assolverci senza sentirci coinvolti, è un esercizio di pura ipocrisia. Poi sinceramen­te non saprei dirle chi si aggiudiche­rà la corsa a Palazzo Santa Lucia. De Luca appare in netto vantaggio ma abbiamo imparato, per i motivi fin qui esposti, che in un mese o anche meno può cambiare tutto. Mancando un progetto, vince il voto di getto. Avendo smarrito la tensione ideale, la politica campa di espedienti. Oppure gioca la sua sorte sulla lotteria del Covid. Oggi a Mondragone e domani chissà dove.

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