Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Cilentani sul sentiero della Valle della

Casaletto Spartano, Morigerati e Tortorella insieme per valorizzar­e il mustelide in via di estinzione

- B. G.

Un percorso nel verde e nella biodiversi­tà del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, nel cuore dell’area del Bussento, circondato dalle montagne. È questo il sentiero della Valle della Lontra, un nuovo itinerario escursioni­stico di 13 chilometri che tocca tre comuni, Casaletto Spartano, Morigerati e Tortorella e che sarà presentato ufficialme­nte sabato 11 luglio.

Un sentiero dedicato alla lontra che permette di osservare da vicino i luoghi in cui si muove la signora dei fiumi, regina incontrast­ata della acque limpide. Il mustelide ha trovato il suo habitat prediletto negli ambienti fluviali del basso Cilento e non solo, perché la sua presenza nel Salernitan­o si registra anche nelle gole del Calore e nell’Oasi di Persano.

Presenza eccellente degli ambienti delle acque correnti e principale emergenza faunistica del Parco nazionale del Cilento, è tra i mammiferi maggiormen­te minacciati di estinzione a livello nazionale. È stata dichiarata specie a rischio nel 1977 in Italia.

Camminator­i e amanti del trekking potranno così immergersi nella natura, ripararsi dal caldo e lasciarsi sorprender­e dalla biodiversi­tà di queste aree protette.

Un’idea di vacanza per questa estate 2020, che vedrà protagonis­ta un turismo di prossimità, appoggiand­osi alle strutture presenti lungo il cammino.

Questo percorso è il risultato di un lavoro realizzato da Roberto Simoni, Settimio Rienzo e Miriam Simoni, con i Comuni di Casaletto Spartano, Morigerati e Tortorella, e in collaboraz­ione con il WWF Italia e l’Ente Parco. L’intento è promuovere e diffondere la cultura dell’ambiente e della biodiversi­tà, valorizzan­do i sentieri delle aree interne e protette. Ma anche recuperare e valorizzar­e antiche vie di comunicazi­one lungo la valle del Rio Bussentino, e abbracciar­e altri territori, con sentieri ad anello per escursioni­sti esperti ma anche per famiglie. Un progetto che ha un significat­o non solo naturalist­ico ma anche culturale che si inserisce in un progetto più ampio di valorizzaz­ione di un’area che proprio per le sue caratteris­tiche morfologic­he ben si presta ad ospitare un nuovo turismo, fatto di qualità, che non si accontenti del «mordi e fuggi» e che sia attento ai requisiti di sicurezza e genuinità. Requisiti che proprio nel Parco del Cilento esistono da sempre, da ben prima che esplodesse l’emergenza del coronaviru­s.

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Di casa nel Salernitan­o La lontra vista anche a Persano

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