Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Le Terrazze Da bar dei vip a discarica «Ridatecelo»

Gli ex concession­ari del locale di via Petrarca in pressing sul Comune Nel 2018 venuto meno il sequestro. L’assessore Clemente: nuovo bando

- di Fabrizio Geremicca

Negli anni Novanta era uno dei ritrovi più alla moda della città, oggi è ricettacol­o di rifiuti, topi e siringhe. La storia triste de Le Terrazze.

Negli anni Novanta era uno dei ritrovi più amati dai calciatori del Napoli. Lo frequentav­ano anche i turisti incantati dal panorama ed i residenti che, nel sedersi a quei tavolini, avevano forse la conferma o magari l’illusione di far parte della città che conta. Oggi è un ricettacol­o di rifiuti, topi, siringhe e materassi abbandonat­i.

Le Terrazze, che fu un frequentat­issimo caffè e locale per eventi, sembra uno spazio bombardato. Quel che poteva essere rubato è stato preso. Il resto cade in rovina. Il frutto di undici anni di progressiv­o degrado di un immobile che è di proprietà del Comune e che attende di trovare un rilancio ed una riqualific­azione. Gli ultimi clienti entrarono in quelle stanze nell’inverno 2009, poi scattarono i sigilli per occupazion­e illegale. La Procura contestò ai gestori, gli imprendito­ri Fantini, i quali erano titolari di una concession­e rilasciata dal Comune, di avere realizzato illecitame­nte una struttura chiusa di 300 metri e di avere così occupato abusivamen­te l’intero belvedere. Si difesero, all’epoca, sostenendo che in realtà non avevano edificato nulla che non fosse già presente quando avevano rilevato la concession­e da un altro imprendito­re, alcuni anni prima. Scattò, però, il sequestro e fu revocata la concession­e, in base alla quale pagavano all’amministra­zione comunale circa 90.000 euro all’anno. «Nel corso degli anni», racconta Felice Laudadio, l’avvocati che ha seguito la vicenda per conto degli ex concession­ari, «l’area sottoposta a seComune questro è diventata terra di nessuno. Quando la Corte di Appello nel 2018 ha dissequest­rato non c’era ormai neanche più memoria del vecchio caffè. Negli ultimi due anni la situazione è ulteriorme­nte precipitat­a». Arriviamo, così, alla parte più recente della vicenda. Antonio Fantini si è fatto avanti ed ha chiesto al di riottenere la concession­e, impegnando­si ad assumere a tempo indetermin­ato gli ex dipendenti, che sono una ventina. Palazzo San Giacomo ha obiettato - norme alla mano - che avrebbe dovuto essere bandita una nuova gara. «Sono trascorsi altri due anni – lamenta Laudadio – ed il bando ancora non è stato licenziato.

Clemente, assessore al Patrimonio – la volontà dell’amministra­zione comunale è quella di mettere a bando la concession­e».

«Se non lo si è ancora fatto — riprende l’assessore —, dopo il dissequest­ro di due anni fa, è dipeso dalla necessità di chiedere un parere alla Sovrintend­enza e di attendere l’istruttori­a del settore Urbanistic­a per accertare la conformità dei volumi esistenti. Se alcuni di essi non sono conformi e non risultano sanabili, dovremo eliminarli prima di mettere a bando la concession­e per i locali».

L’avvocato Laudadio

Il legale della famiglia Fantini: più tempo trascorre e più soldi servono per il recupero

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 ??  ?? Abbandono Due immagini dello stato in cui versa oggi Le Terrazze, un locale che negli ani Novanta andava per la maggiore Più tempo trascorre e maggiori saranno le risorse necessarie per recuperare quei locali. Senza dimenticar­e, poi, l’aspetto occupazion­ale e quello finanziari­o». Ma quali sono le intenzioni ed i progetti del Comune per il bene di via Petrarca? «Certamente – risponde Alessandra
Abbandono Due immagini dello stato in cui versa oggi Le Terrazze, un locale che negli ani Novanta andava per la maggiore Più tempo trascorre e maggiori saranno le risorse necessarie per recuperare quei locali. Senza dimenticar­e, poi, l’aspetto occupazion­ale e quello finanziari­o». Ma quali sono le intenzioni ed i progetti del Comune per il bene di via Petrarca? «Certamente – risponde Alessandra

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