Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Respingimento dei migranti Indagini concluse su Asso 28
NAPOLI A distanza di due anni dalla presentazione di un esposto firmato anche dal sindaco, Luigi de Magistris, la Procura ha notificato due avvisi di conclusione delle indagini per la vicenda della nave Asso 28, che nell’estate del 2018 riportò in Libia 101 migranti soccorsi in mare tra i quali figuravano anche cinque donne e cinque bambini.
L’avviso di conclusione è stato notificato al comandante dell’epoca dell’Asso 28, dipendente della società armatrice Augusta Off Shore, e a un responsabile della sicurezza, addetto alla piattaforma petrolifera Sabratha di proprietà della Mellitah Oil & Gas, nei confronti dei quali vengono ipotizzate, tra l’altro, la violazione dell’ articolo 3 (che proibisce la tortura e il trattamento o pena disumano o degradante) e 14 (che vieta la discriminazione) della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, e la violazione dell’articolo 33 della convenzione di Ginevra (divieto d’espulsione e di rinvio al confine).
L’Asso 28 prestò soccorso in acque internazionali, mentre svolgeva attività di supporto a una piattaforma petrolifera, a un gommone a bordo del quale c’erano i migranti. Questi vennero condotti nel Porto di Tripoli e poi trasbordati su una motovedetta libica; quindi, secondo gli inquirenti, fatti sbarcare «in un porto non sicuro, non avendo la Libia aderito (come l’Italia, ndr) alla Convenzione di Ginevra per i rifugiati». Soddisfazione viene espressa dall’avvocato Danilo Risi, uno dei promotori dell’esposto, firmato anche da esponenti della società civile, della cultura e della politica.