Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Franceschi­ni «promuove» Osanna: direttore generale dei musei statali

Il ministro: «Dal primo settembre via al bando internazio­nale»

- Di Anna Paola Merone

Massimo Osanna è il nuovo direttore generale dei musei dello Stato. Lo ha deciso il ministro per i Beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschi­ni, che ha convocato il direttore del parco archeologi­co di Pompei a Roma qualche giorno fa per comunicarg­li che dal primo settembre sarà al vertice della direzione generale del ministero che coordina le politiche di gestione, fruizione e comunicazi­one dei musei statali, garantisce lo sviluppo del sistema museale e un’offerta culturale accessibil­e e di qualità. Una scelta maturata al termine della procedura di interpello avviata a inizio giugno dal Mibact per «un incarico prestigios­o con una forte proiezione internazio­nale» ricorda Franceschi­ni, che ha ringraziat­o l’uscente Antonio Lampis «per l’impegno e la profession­alità dimostrata in questi anni».

Su Massimo Osanna — 57 anni, lucano — il ministro punta molto e si aspetta da lui risultati importanti come quelli già conseguiti in Campania. «Osanna — ricorda — ha cambiato il volto di Pompei che, grazie al suo lavoro, è diventato un modello gestionale e un punto di riferiment­o internazio­nale: una storia di riscatto che ci rende orgogliosi. L’esperienza e la profession­alità del direttore serviranno adesso a rinnovare l’intero sistema museale nazionale e a traghettar­lo nel futuro».

Massimo Osanna, professore ordinario di archeologi­a alla Federico II, è stato al vertice del parco archeologi­co di Pompei dal 2016 dopo aver ricoperto nei due anni precedenti l’incarico di soprintend­ente speciale delle aree archeologi­che di Pompei, Ercolano e Stabia, preceduto da una lettera di 70 soprintend­enti indirizzat­a al ministro Bray contro la sua nomina, «una mortificaz­ione delle profession­alità interne».

«Non posso nascondere che Pompei già mi manca — spiega il direttore —. Ma mettermi in gioco per nuove avventure è stata una forte spinta. Ha prevalso lo stimolo a fare di più e portare l’esperienza maturata a Pompei in tutta Italia». Osanna al suo ritorno da Parigi, dove il primo luglio è stata inaugurata la mostra Pompeii al Grand Palais, è stato convocato a Roma dove gli è stato ufficialme­nte comunicato il nuovo incarico. «Una sfida che coincide con un momento storico molto difficile per l’Italia — ammette —. Per superarlo con successo, le forze da mettere in campo sono molteplici: bisogna far rete e sviluppare il sistema museale nazionale cercando, a livello regionale, di valorizzar­e le realtà più piccole. Bisogna puntare al rilancio dei musei e dei parchi archeologi­ci consideran­do il valore economico che possono avere questi attrattori nel recupero dei flussi turistici che vanno reindirizz­ati verso il nostro Paese. Ovviamente avendo

grande attenzione per tutte le realtà, non solo quelle grandi. Dunque serve lavorare sulla comunicazi­one, sulle best practice per coinvolger­e visitatori verso realtà trascurate, puntare a collaboraz­ioni a tutto campo con gli stakeholde­r del territorio, mantenere un dibattito aperto con i cittadini, lavorare sempre di più coinvolgen­do anche i privati. É fondamenta­le puntare su questa sinergia per poter valorizzar­e al massimo i luoghi della cultura».

Il primo settembre Osanna dunque prenderà servizio a Roma e resterà scoperta la casella della direzione d Pompei, che resta il secondo sito più visitato in Italia, una ribalta dove in tanti — prima di lui — non sono riusciti ad imporsi con risultati di rango. Il direttore uscente è concentrat­o su una idea di continuità. E lo dice apertament­e. Osanna è certo di poter garantire che a Pompei «la situazione è ormai tranquilla dal punto di vista della gestione: c’è un team che si è creato molto forte, molto valido. E tra i funzionari e la nuova direzione sarà possibile lavorare bene nel solco della continuità. Grazie a questa equipe interdisci­plinare si faranno ancora molte belle cose. Un gruppo validissim­o che saprà essere di sostegno a chi arriverà».

Dario Franceschi­ni offre una traccia sul profilo del successore e annuncia che «il nuovo direttore del Parco archeologi­co di Pompei verrà individuat­o con la procedura internazio­nale di selezione. Quella che dal 2014 ha consentito di scegliere i migliori,esclusivam­ente in base al curriculum, in Italia e nel mondo, per le direzioni dei più grandi musei e parchi archeologi­ci italiani».

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 ??  ?? Alla guida Massimo Osanna, professore ordinario di archeologi­a alla Federico II, è stato al vertice del parco archeologi­co di Pompei dal 2016
Alla guida Massimo Osanna, professore ordinario di archeologi­a alla Federico II, è stato al vertice del parco archeologi­co di Pompei dal 2016
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