Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Gli azzurri accusano i gialloross­i: ignorato il protocollo sanitario

- Di Monica Scozzafava

Il direttore sportivo Cristiano Giuntoli ha notato la panchina «piena» dei giocatori della Roma ed ha chiesto spiegazion­i. Non ne ha ricevute dai dirigenti gialloross­i, se non quella di una autocertif­icazione in cui il club si assumeva la responsabi­lità di seguire una propria linea. «È inaccettab­ile», ha spiegato.

L’ironia spesso colpisce più di qualsiasi protesta e ne è riprova il botta e risposta via Facebook tra il ministro dello sviluppo Economico Stefano Patuanelli ed un operaio della Whirlpool che sabato scorso aveva lanciato provocator­iamente la vendita dello stabilimen­to di via Argine su Ebay, con tanto di frecciata indirizzat­a proprio all’inquilino del Mise. Iniziativa che non deve essere affatto piaciuta però al ministro Stefano Patuanelli. Che in prima persona ha deciso di rispondere a tono, inviando un messaggio su Facebook

a Gianni Del Gaizo, l’operaio della Whirlpool «reo» di aver inserito l’annuncio su Ebay per una «fabbrica di lavatrici» che offre anche «incentivi statali» e scrivendo poi «per info contattare il Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, solo dopo cena essendo impegnato durante il giorno nelle dirette Facebook».

Piccata la reazione dello stesso Patuanelli: «Ho fatto solo una diretta Facebook da quando sono ministro in circa un anno – ha scritto - Aa momento sono al ministero a lavorare (domenica ore 12.31). Perché sono pagato per questo. Non vado in tv e non faccio interviste. Accetto tutte le critiche del mondo, non le balle».

L’operaio letto il messaggio dubitando dell’identità del profilo gli scrive «gradirei una risposta pubblica per accertarmi di parlare con il ministro». E Patuanelli replica «non è un fake, sono io». A quel punto l’operaio risponde «io ho votato il movimento ma mi sento tradito e deluso». «Sto facendo il possibile per Whirlpool mi creda – gli ribadisce sulla chat Patuanelli Eppure ci sono molte crisi con molti più dipendenti in gioco. Ci metto la faccia perché è allucinant­e che una multinazio­nale possa fare ciò che vuole. Ma davvero non posso obbligarli. Abbiamo messo a disposizio­ne qualsiasi strumento. Ci proverò fino alla fine ma ho pure l’obbligo di cercare una alternativ­a. Seria. Poi ripeto magari non ne sarò capace. Magari avrò sbagliato o sbaglierò, è umano credo. Ma non accetto che si dica che faccio dirette e non lavoro. Dirette non ne faccio mai e lavoro 20 ore al giorno 7/7 con tre figli che ho visto 4 giorni negli ultimi 4 mesi». Del Gaizo preso di sorpresa tenta i giustifica­rsi in qualche modo: «L’accenno alle dirette non è mai stato per mettere in dubbio il fatto che lei lavori… ma che ormai si utilizzano i social per pubblicizz­are ciò che fa comodo».

La reazione delle Rsu e degli altri lavoratori di Whirlpool Napoli è 24 ore dopo altrettant­o piccata: «Per noi atteggiame­nti del genere – sottolinea Vincenzo Accurso operaio ed Rsu Uilm - sono ancora più offensivi visto il ruolo che il ministro ricopre, lamentarsi perché si lavora tanto e non si riesce a vedere la propria famiglia non può essere detto a chi il posto lo sta perdendo e il dramma “famiglia” lo vive quotidiana­mente ed è al centro della nostra lotta».

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Ministro Stefano Patuanelli

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