Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Insigne, capitano infaticabi­le Il più presente dopo il lockdown

Con Koulibaly sempre titolare. Gattuso lo ha rigenerato, ora è un trascinato­re

- Ciro Troise

NAPOLI Da capitano ribelle ad esempio per disponibil­ità, sacrificio e attaccamen­to alla maglia. È la storia di Lorenzo Insigne in questa stagione pazza, a due facce, dilatata dallo stop per l’emergenza Coronaviru­s.

Domani il Napoli scende in campo a Genova, un girone fa fu la prima partita dopo l’ammutiname­nto. Insigne andò anche a segno ma il gol fu annullato per fuorigioco di Lozano, poi il Napoli bloccato nella testa non andò oltre lo 0-0. La musica è cambiata, lo dimostrano le parole di Gattuso dopo la vittoria contro la Roma: «Mentalità significa che voglio vedere quello che fa Insigne, che viene a dare una mano quando tocca difendere». Koulibaly e Insigne sono gli unici ad aver affrontato le sei gare dopo lo stop forzato sempre da titolari ma Kalidou come Demme si fermerà nella gara di Genova perché squalifica­to. Insigne è un brevilineo, esprime ottimi livelli di resistenza aerobica, si è presentato in grande forma e vorrebbe giocare sempre. Su quest’aspetto Gattuso l’ha punzecchia­to: «Mi guarda storto se lo tolgo gli ultimi 20 minuti, ma deve farsene una ragione», ha detto.

Il suo peso specifico nel progetto tecnico è rilevante, Insigne è il regista offensivo, l’epicentro della catena di sinistra. Viene dentro al campo, ha le intuizioni per aprire gli spazi quando non ci sono, lo dicono i numeri: dopo il lockdown ha messo il suo zampino in tre gol, ha calciato in porta più di tutti, è l’uomo che ha realizzato più passaggi chiave, quelli che mettono i compagni in condizione di rendersi pericolosi, ha provato a saltare l’avversario più di tutti i suoi compagni. Su quest’aspetto Gattuso lo incoraggia: «Deve lavorare e provare a saltare l’uomo, se le gambe lo assistono. È intelligen­te e smart, questa è la sua forza».

Le soddisfazi­oni non sono mancate, nella finale di Coppa Italia ha segnato il rigore a Buffon, contro la Roma 161 giorni dopo è tornato anche il gol su azione, gioia negata contro la Spal soltanto da un fuorigioco millimetri­co di Mertens. L’ultima rete risaliva al 26 gennaio scorso nella stessa porta contro la Juventus, una girata al volo con corsa sotto la Curva B. Stavolta senza pubblico Lorenzo ha esultato con Gattuso, scaricando così l’adrenalina per il gol-vittoria. Un tiro a giro fantastico, uno dei più belli del suo repertorio. Il destino vuole che Fonseca sia una vittima di Insigne, anche ai tempi dello Shakhtar Donetsk tre anni fa Lorenzo sbloccò con una sua perla la sfida di Champions League.

«Daremo il massimo, lo dobbiamo alla città e a Gattuso», la promessa che Insigne aveva fatto nell’intervista al

Corriere della Sera. Il capitano ha mantenuto la parola ed è stato il volto-copertina del successo contro la Roma.

Il Napoli di questi tempi pensa anche al futuro. È ormai stato definito l’accordo per il ritiro a Castel di Sangro. L’intesa non riguarderà solo quest’estate ma sarà valida fino al 2025 con opzione del rinnovo per altri sei anni. La squadra locale, il Teramo o il Pescara potrebbero essere le avversarie per le amichevoli. Ci sono delle valutazion­i in corso riguardo al contratto in corso fino al 2022 con la Regione Trentino e la Val di Sole, gli accordi nei prossimi due anni potrebbero anche coesistere con la preparazio­ne svolta in due località differenti.

Oltre i gol segnati tra Coppa Italia e campionato ci sono gli assist e i tiri in porta

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Ritrovato Lorenzo Insigne in uno scatto di domenica sera contro la Roma al San Paolo

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