Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Mare, adesso spuntano le prenotazioni a pagamento
Migliaia di bagnanti alle prese con le misure sanitarie imposte contro il contagio I telefoni degli stabilimenti spesso squillano a vuoto. E il mare diventa un miraggio
Mai come quest’anno un bagno a mare costa un preventivo bagno di sudore. E non tanto a causa degli incolonnamenti sotto il sole che si verificano puntualmente, durante il fine settimana, sulle rotte dei lidi, quanto per la difficoltà di assicurarsi un posto al sole.
Solo chat scritte il giorno prima per il giorno dopo. Si possono indicare le preferenze ma lettini e ombrelloni li assegnano i titolari
Balzello
Al costo dei lettini si può anche aggiungere il diritto di prevendita
Mai come quest’anno un bagno a mare costa un preventivo bagno di sudore. E non tanto a causa degli incolonnamenti sotto il sole che si verificano puntualmente, durante i giorni di punta del fine settimana, sulle rotte dei lidi, quanto per la difficoltà di assicurarsi un posto al sole.
I casi sono due: o ci si affida alla sorte, cioè ci si mette in marcia senza avere la certezza della disponibilità (limitata dalle norme sul distanziamento) di lettini e ombrelloni, o ci si dispone alla via crucis delle prenotazioni, in qualche caso addirittura a pagamento.
Ottenere informazioni al telefono a volte si rivela impresa ardua. I numeri indicati sui siti internet spesso preludono a una lunga e, quel che è peggio, infruttuosa attesa. Primo tentativo di ieri al Bagno Ideal di Posillipo, all’ombra, si fa per dire, di palazzo Donn’Anna. Sul numero fisso indicato sia sul sito web che sulla pagina Facebook dello stabilimento, la linea a partire alle 11 e fino alle 14,30 risulta costantemente occupata. Non resta altro che utilizzare un altro numero, stavolta di un cellulare, sempre indicato sulla pagina social, riservato alle prenotazioni. Tramite Whatsapp, dopo una mezzoretta, arriva la risposta che rimanda alla foto del profilo social in questione nella quale vengono specificate le modalità di prenotazione. «Solo chat scritte, cortesemente (cioè con parole ornate? ndr), il giorno prima per il giorno dopo dalle 10 alle 16, oppure la mattina stessa dalla 8 alle 10». La richiesta va effettuata specificando nome, cognome, numero dei lettini, eventualmente l’ombrellone, l’orario e la data. Quando si riceve l’ok la prenotazione è andata a buon fine. Ma attenzione: non si possono scegliere le postazioni. E le tariffe? Sul sito non sono specificate, o per meglio dire, se si vogliono informazioni bisogna inoltrare un altro messaggio fornendo anche in questo caso generalità e recapiti. La risposta non è celere, né scontata. Un procedura ministeriale.
Ancora un tentativo, sempre rimanendo in zona Posillipo. Stavolta la scelta cade su uno degli stabilimenti più esclusivi del litorale, la Baia delle Rocce Verdi. Al sito si accede utilizzando Google: si sbuca nel sito di Villa Fattorusso
che ha una gestione separata rispetto al lido vero e proprio.
Se non altro i prezzi per la stagione 2020 sono specificati con chiarezza. L’ingresso non include il lettino che va acquistato a parte. Si precisa, con altrettanta chiarezza, che la prenotazione è obbligatoria e che va effettuata attraverso un’applicazione da scaricare, disponibile sia in versione Android che Ios. Quello che invece si scopre solo affrontando il percorso telematico indicato, è che al costo dell’ingresso e delle attrezzature si deve aggiungere la somma di 2,5 euro. Più che prenotazione obbligatoria ci si trova in presenza di un vero e proprio acquisto online in prevendita. Peraltro si specifica che la stessa prenotazione non è rimborsabile o riutilizzabile. Stesse condizioni anche in altri lidi della zona, nei quali però ci si può presentare di persona confidando nella buona sorte. Anche in questo caso inutile chiamare al numero telefonico fisso indicato nel sito: non risponde nessuno, o al massimo, si trova la linea occupata. Una giornata particolarmente sfigata, forse?