Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Catacombe, nasce l’alleanza tra i musei
Progetto «la collina dell’arte» con Mann e Capodimonte per uscire dalla crisi provocata dal Covid
NAPOLI Un progetto che guarda al futuro «perché noi amiamo lasciarci il passato alle spalle», dice don Antonio Loffredo nel corso della suggestiva serata «Voci e note dal Rione Sanità», con la quale si dà inizio alle visite serali in Catacomba. È un giorno importante per il quartiere nel quale si chiede al protettore San Vincenzo che faccia il miracolo, quello che ha consentito fino ad oggi al rione di rinascere, il miracolo della coesione fra istituzioni e mondo dell’imprenditoria.
Ed è proprio questa forza che sta alla base del progetto che è stato presentato ieri sera: «La collina dell’arte»: programma di collaborazione tra Mann, Museo di Capodimonte e Catacombe di san Gennaro che insieme al rione Sanità ambiscono a diventare il laboratorio in cui si sviluppano le relazioni tra il Sociale, i Beni culturali e gli imprenditori. Insomma si tratterà ancora una volta di mettere insieme cultura e istituzioni, il circuito virtuoso che qui funziona e che ha creato il modello Sanità importato poi in altre parti d’Italia.
Sarà anche un modo per guardare oltre e provare a ricostruire la nuova gestione delle Catacombe con il rinnovo della Convenzione con il Vaticano che di certo cambierà qualcosa.«Creeremo un board completo costituito da imprenditori che si impegneranno ad affiancare questo nuovo “polo culturale” della città di Napoli», spiega Enzo Porzio della cooperativa «La Paranza». Inoltre a settembre inizieranno i primi corsi della Apple Foundation, creati e finanziati dalla Tecno, dedicati ai giovani del quartiere.E mentre vanno avanti le note dello spettacolo, grazie alla melodia della musica napoletana che racconta le 24 storie di vita vissuta tratte dal libro di Chiara Nocchetti, Loffredo conclude: «La voglia di fare non solo non si è spenta nemmeno questa volta, la voglia di riscattarsi, di vanificare i circuiti depressivi, di alimentare lo spirito creativo stasera è qui presente. Noi abbiamo il passato che si radica con forza nel nostro presente, un passato che ci viene dai grandi maestri e che continua a raccogliere ancora oggi persone, i nostri giovani e gli ospiti che vengono a trovarci e questo rende il presente più bello». E in tanti sono venuti per confermarlo, i vescovi, il procuratore antimafia Cafiero De Raho, il prefetto, il questore, il generale dei carabinieri, i direttori dei Musei, attesa la presidente del Museo Madre, Laura Valente, presidenti di fondazioni e docenti universitari, imprenditori e amici delle Catacombe, tanti per dire: ci siamo, proprio come in migliaia si strinsero intorno ai giovani de «La Paranza», due anni fa.