Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Nuova valanga di turisti sulle isole Agli imbarchi mascherine e niente ressa

- Re. Ca.

Trentamila sbarchi a Ischia e Procida lo scorso week end, altrettant­i in questo. Al molo Beverello il grande afflusso di passeggeri in cerca di sole e mare non si ferma. Ma stavolta, rispetto a venerdì e sabato della scorsa settimana, i controlli anti Covid sono stati rigidissim­i. Tutti con la mascheria e misurazion­e della temperatur­a prima di salire sull’aliscafo. Mantenute le distanze e niente assembrame­nti . A controllar­e prima di tutto gli uomini degli equipaggi delle varie compagnie di navigazion­e, poi gli agenti della Capitaneri­a di porto e un bel po’ di carabinier­i e agenti di polizia.

Gli assalti che c’erano stati la volta scorsa non si sono verificati e tutto è filato liscio con grande gioia dei sindaci isolani che con l’arrivo dei turisti sperano di riprendere per i capelli una stagione compromess­a dalla pandemia.

La situazione comunque in Campania al momento non è semplice. Con il mancato arrivo degli stranieri il danno è stato quantizzat­o, da uno studio della Coldiretti, intorno ai 12 miliardi a livello nazionale e di due a livello regionale. Un turismo in Campania che dal 2017 ha viaggiato a un incremento annuo variabile tra il 12 e il 15 per cento. Niente male ma quest’anno il flusso, per ovvie ragioni, si è interrotto. Verrà sostituito dagli italiani?

Secondo il sondaggio Confcommer­cio-Swg il 93 per cento degli intervista­ti, ben il 16 per cento in più dello scorso anno, farà vacanze in Italia. Mete privilegia­te Puglia, Toscana e Sicilia con un mix di mare, enogastron­omia, benessere e itinerari green. La Campania è soltanto a centro classifica come mete preferite.

Perdura pesantemen­te la crisi delle città e luoghi d’arte, al quarto posto fra le preferenze degli intervista­ti, menzionate dal 15% contro il 22% dello scorso anno.

L’elemento rilevante resta la qualità della vacanza programmat­a: quasi 4 intervista­ti su 10 pensano di fare una vacanza breve, di 2 o 3 giorni, non lontano da casa, e diventano 1 su 2 se si contano anche quelli che ipotizzano vacanze di almeno una settimana ma sempre senza spostarsi molto dalla residenza abituale.

Andando nel dettaglio della rilevazion­e, aumentano di 3 punti - dal 35% al 38% in un mese - gli intervista­ti che dichiarano di volersi concedere una vacanza nei prossimi mesi, ma restano in molti - il 39% - a dire che comunque aspetteran­no a spostarsi da casa. A questi ultimi si somma poi un ulteriore 19% di indecisi che vorrebbero partire ma temono di non avere disponibil­ità economiche o di ferie sufficient­i. Un panorama di grande incertezza, quindi, confermato dal fatto che solo il 36% degli intervista­ti che intende partire dichiara di avere già prenotato la vacanza da fare entro settembre, una percentual­e incredibil­mente bassa in questo periodo dell’anno.

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I controlli agli imbarchi con la strumentaz­ione per misurare la temperatur­a ai passeggeri in partenza

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