Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Targhe (e baci) per raccontare Napoli
Affisse dai volontari al Borgo Orefici, tradotte in inglese per i turisti
NAPOLI Sono state svelate ieri 11 targhe turistiche, nel Borgo orefici di Napoli, che raccontano la storia delle strade dove sono state affisse. Quelle di ieri sono le prime 11 targhe delle 30 previste dal progetto realizzato dal gruppo di volontari «Storie di Napoli» e finanziato dall’Agenzia Nazionale per i Giovani con fondi del programma europeo del Corpo Europeo di Solidarietà. Venti giovanissimi napoletani che hanno dimostrato inventiva e amore per la cultura. Sono guidati da Federico Quagliuolo, vulcanico videomaker (nella foto mentre bacia teneramente la fidanzata Chiara Sarracino, sotto una delle targhe). Per Domenico De Maio, direttore dell’Agenzia nazionale giovani, il progetto dei volontari «è la dimostrazione che anche attraverso progetti socio-culturali si può fare solidarietà sul territorio. Con queste targhe, che
raccontano la storia del quartiere, i ragazzi creano comunità, connettendo botteghe con universitari fino ai turisti».
Ciascuna targa è stata preparata da uno dei 20 componenti del gruppo di «Storie di Napoli» che si è confrontato, nelle sue ricerche, con i residenti del quartiere e con docenti universitari. Il testo elaborato è stato tradotto anche in inglese ed è supportato da audioguide reperibili tramite QR code. «È un segnale di rilancio turistico per il Borgo - commenta Roberto de Laurentiis, presidente del Comitato Borgo orefici - ed è stato reso possibile dall’impegno e dalla volontà di questi ragazzi». L’iniziativa, sostenuta dal Consorzio Antico Borgo Orefici e dal Comitato residenti del Borgo, rappresenta la prima parte di un ampio progetto che, in futuro, coinvolgerà l’intera città. Sono intervenuti tra gli altri il sindaco Luigi de Magistris, Eleonora de Majo, assessore alla Cultura e al Turismo del Comune, oltre a De Laurentiis, i componenti dell’associazione Retake Napoli.