Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Provenzano studia il «modello San Giovanni» e scrive ai bambini

- di Simona Brandolini

«Oggi per me è una giornata di lavoro. Sono qui non per vedere un’eccellenza, ma una best practice europea, una cosa che funziona. E noi dobbiamo studiarla e provare a replicarla. È il lavoro che stiamo facendo io, il ministro Manfredi e il ministro Amendola anche per il Recovery fund. Provare a replicare il modello di San Giovanni nelle altre realtà del Sud e nel resto d’Italia». Peppe Provenzano, responsabi­le del dicastero per il Sud, evita per qualche ora la campagna elettorale per le Regionali. E s’immerge, appunto, nello studio del modello Academy, visitando con Edoardo Cosenza, Giorgio Ventre e l’assessora regionale Valeria Fascione, la Cisco, la Apple e l’Accenture. Fiori all’occhiello dell’offerta federician­a e non solo.

«Qui ci sono due cose interessan­ti — prosegue —: la capacità di coniugare l’innovazion­e tecnologic­a con l’innovazion­e sociale. La cosa importante è il contesto in cui matura questa esperienza, c’è stata una vera e propria rigenerazi­one urbana. E questa era la missione del Piano Sud». A breve partirà il nuovo bando per 400 ragazzi.

Ieri Provenzano ha incontrato i lavoratori Whirlpool. Venerdì i sindacati confederal­i tornano in piazza. «Non esisteva da decenni un governo che mettesse in cima alle proprie priorità il Sud, questo ci viene rimprovera­to da chi non capisce che la crescita del Sud fa bene all’intero paese», spiega. «Nel decreto di agosto è stata inserita la fiscalità di vantaggio per il lavoro al Sud che si aspettava da 30 anni e che serve a evitare la voragine occupazion­ale nelle crisi o una ripresa, come quella dopo la crisi del 2008 senza lavoro di qualità. Serve uno strumento di accompagna­mento perché la priorità, ricordo alla piazza, sono gli investimen­ti produttivi rilanciati al Sud con il credito d’imposta rinnovato, il credito per ricerca e sviluppo che aiuta il diffonders­i dell’ecosistema dell’innovazion­e, nuove politiche per rendere il contesto attrattivo e favorevole allo sviluppo con i servizi. Uno dei punti focali del Recovery Fund, infatti, è l’inclusione sociale, che significa servizi dalla scuola alla salute, dall’assistenza territoria­le, al welfare e agli asili per liberare il potenziale dei giovani del Sud e delle donne». Bagnoli, eterna incompiuta, resta fuori dal Fondo per la ripresa: «Bagnoli è stata già finanziata per le bonifiche che stanno andando avanti, è iniziata la bonifica dall’eternit che si aspettava da 26 anni. Accanto al Recovery fund, ricordo, abbiamo risorse senza precedenti dei fondi struttural­i di coesione, perché nelle pieghe del negoziato europeo grazie al lavoro del ministro Amendola abbiamo avuto più risorse. Con il ministro Gualtieri abbiamo anche rafforzato il fondo sviluppo e coesione che era finito nel dimenticat­oio. Queste risorse ci consentono di colmare divario tra Nord e Sud ma anche quello tra est e ovest, una delle direttrici di sviluppo su cui ci stiamo muovendo, una discussion­e che la città di Napoli deve affrontare da qui alle elezioni amministra­tive e sono sicuro che il Pd di Napoli lo farà». Poi via di corsa alla fondazione Foqus, nel cuore dei Quartieri spagnoli. Con una lettera dei desideri da consegnare ai bambini.

 ??  ??
 ??  ?? La visita
Il ministro Provenzano, con Edoardo Cosenza, saluta gli operai nel cantiere aperto a San Giovanni a Teduccio. Sotto la lettera che ha scritto ai bimbi di Foqus
La visita Il ministro Provenzano, con Edoardo Cosenza, saluta gli operai nel cantiere aperto a San Giovanni a Teduccio. Sotto la lettera che ha scritto ai bimbi di Foqus

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy