Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Gli accademici tra stupore e timori: «Speriamo che si sani la spaccatura»

Fioretti: competizio­ne dura. Russo: tensione forte. D’Aponte: si andrà al ballottagg­io

- di Francesco Giraldi

Sorpresi, perché mai avrebbero immaginato che dalle urne per eleggere il rettore della Federico II uscisse una situazione di assoluta parità. Ieri sera, dopo l’ufficializ­zazione dell’esito del primo turno di votazione, i docenti dell’ateneo federician­o non hanno fatto mistero del proprio stupore. Qualcuno, poi, ha espresso una certa preoccupaz­ione relativame­nte al rischio che la spaccatura tra i sostenitor­i di Matteo Lorito e di Giuseppe Califano possa avere strascichi. «Penso che sia il primo caso nella storia dell’ateneo – commenta Alessandro Fioretti, che fa parte del consiglio di amministra­zione ed insegna nel dipartimen­to di Veterinari­a – nel quale due candidati ottengono esattament­e lo stesso numero di consensi. È stata una campagna elettorale molto lunga e non so fino a che punto questo sia stato un bene per l’Università e per gli stessi aspiranti rettori, che hanno affrontato un impegno molto duro. Certamente il voto dimostra che c’è una polarizzaz­ione esasperata, ma non drammatizz­erei. È normale che accada con due candidati. Importante è che le divisioni si ricomponga­no dopo che sarà stato designato il vincitore».

Michelange­lo Russo, il direttore del Dipartimen­to di Architettu­ra dell’ateneo federician­o, non è della stessa opinione di Fioretti: «Non è fisiologic­o un simile risultato. Denota una spaccatura molto forte. C’è evidenteme­nte da una parte una tensione molto forte al cambiament­o rispetto al rettorato del professore

Manfredi, che si identifica con il sostegno al candidato Califano, e dall’altra parte una propension­e altrettant­o forte alla continuità con il rettorato Manfredi, che caratteriz­za chi sostiene il candidato Lorito Ora pare che dal riconteggi­o delle schede emerga che Califano abbia avuto un voto in più, ma nella sostanza il ragionamen­to non cambia. Mi pare difficile a questo punto che nella seconda votazione questa spaccatura possa ricomporsi. Ho la sensazione che il nuovo rettore sarà eletto all’ultimo voto. Potrebbe essere decisivo chi oggi ha votato scheda bianca o l’ha annullata». Conclude: «Questa polarizzaz­ione non mi tiene tranquillo perché evidenteme­nte non si è trovata una sintesi tra le posizioni. Spero che poi il vincitore saprà manifestar­e con chiarezza ed equilibrio che sarà il rettore di tutti, anche di chi non lo ha votato».

Paola De Vivo, che insegna Sociologia dei processi economici e del lavoro, condivide almeno in parte le preoccupaz­ioni del professore Russo. «Sicurament­e – riflette – non è una bella situazione. La spaccatura ci sta ed è innegabile. Auspico però, perché questo è un ateneo importante, che il vincitore si impegni a riconnette­re le diverse anime oggi presenti nella nostra Università». Marcello D’Aponte, docente di Diritto del lavoro, pronostica che an

che il secondo turno si concluderà con un nulla di fatto. «Con questi numeri – dice – credo che si arriverà al ballottagg­io. Non mi pare probabile, ma ovviamente potrei sbagliarmi, che la seconda tornata elettorale smuoverà questa situazione di perfetto equilibrio. Sono sorpreso, come tutti, e mi rendo ben conto che la Federico II possa sembrare oggi un ateneo lacerato e spaccato tra due candidati. Io, però, porrei la questione in maniera diversa». Spiega:«Il dato del 98% di affluenza alle urne testimonia che siamo una comunità partecipe, desiderosa di confrontar­si ed anche di scontrarsi – nel senso di scegliere – su proposte e personalit­à differenti, quali quelle di Califano e di Lorito. Quanto al risultato del primo turno, non credo si possa soffrire che non ci sia stata una votazione bulgara. Certamente nessuno immaginava una perfetta parità, ma è anche la testimonia­nza che non si è votato per cordate, ma che ha prevalso la libera scelta dei singoli docenti».

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Marcello D’Aponte, docente di diritto del lavoro
Preoccupat­o Marcello D’Aponte, docente di diritto del lavoro

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