Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Sostegno ai disabili Ora il Comune assume 56 maestri per correre ai ripari
Dopo il flop di martedì scorso in aula reperiti 293 mila euro per i contratti
NAPOLI Dopo il flop in Consiglio comunale di martedì scorso, quando il numero legale è venuto meno e non è stata approvata la delibera per l’assunzione di 153 maestri per asili nido e scuola dell’infanzia (a contatto quindi con bambini da 0 a 6 anni) la giunta comunale corre ai ripari. E in giornata, salvo sorprese, l’esecutivo approverà una delibera per assumere 56 maestri di «fascia C» con contratto part time al 66,66%.
Si tratta di insegnanti di sostegno assolutamente indispensabili per garantire la scuola ai bambini disabili che, in assenza di molte sezioni che non si potranno ancora formare — per via della mancata approvazione della delibera in Consiglio — consentiranno ai bambini disabili la presenza a scuola.
Il vicesindaco e assessore al Bilancio, Enrico Panini, insieme con l’assessore alla scuola, Annamaria Palmieri, sottoporrà questo pomeriggio la delibera ai suoi colleghi assessori che dovrebbe essere approvata con il carattere dell’«urgenza».
Nella bozza del documento si legge infatti che «valutata l’urgenza degli atti amministrativi da adottare, giacché l’apertura dell’anno scolastico 2020/2021 avverrà il 24 settembre», la giunta non potrà che procedere con «l’immediata esecutività della presente deliberazione». La somma investita è di 293.620,86 euro, soldi che derivano da «risparmi — si legge ancora in delibera — su quelle stanziate per le assunzioni flessibili, programmate per il precedente anno scolastico 2019/2020». «Non subiamo passivamente il fatto che la delibera per assumere 153 persone per nidi e scuole dell’infanzia non sia stata approvata dal Consiglio»,
è stato il commento che Panini ha affidato ad alcuni suoi colleghi assessori riferendosi chiaramente alla mancata approvazione della delibera in Consiglio comunale per mancanza del numero legale: un documento che incredibilmente l’aula non ha approvato e che avrebbe garantito l’assunzione di personale educativo: 35 unità con il tempo pieno e 118 con il contratto part time. Lo stesso, quest’ultimo, con il quale da domani saranno assunti gli insegnanti di sostegno così da alleviare, almeno in parte, il problema per i bambini disabili e per le loro famiglie in questo anno scolastico che si preannuncia molto complicato.
Per le altre assunzioni contenute nella delibera non approvata dal Consiglio occorrerà invece attendere il via libera al Bilancio di previsione 2020 che andrà in aula entro la metà di ottobre. Solo dopo, e soltanto se il documento verrà approvato, comincerà l’iter per l’autorizzazione della spesa da parte della commissione interministeriale deputata a dare il via libera a tutti gli esborsi per il personale dei Comuni in predissesto, come quello di Napoli. Questo significa che, se tutto andrà bene, visti i tempi necessari per assumere gli altri 97 maestri, se ne riparlerà a novembre inoltrato. Se invece il Consiglio comunale avesse approvato almeno questa delibera prima di sciogliersi, per inizio ottobre il personale educativo sarebbe stato già a disposizione delle scuole. Ecco perché i consiglieri che non hanno permesso l’approvazione del documento hanno perso l’occasione per fara una cosa buona e una bella figura.