Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Dopo sei mesi riecco Città della Scienza Aperta nei weekend con prenotazione
Da venerdì ma solo parzialmente. La Cgil: si poteva farlo da giugno ma è una buona notizia
Città della Scienza riapre a metà, dopo più di sette mesi di chiusura e di blocco totale delle attività, ma il futuro resta molto incerto e permangono le preoccupazioni dei lavoratori.
Il 25 settembre la struttura di Coroglio, che interruppe ogni attività a seguito dei provvedimenti adottati a marzo dal governo per rallentare l’epidemia di Covid e che, eccezion fatta per il giorno nel quale ospitò a giugno la presentazione dell’ultimo libro di Matteo Renzi, da allora è rimasta interdetta al pubblico, finalmente ritorna ad accogliere i visitatori. L’accesso sarà consentito, però, solo tre giorni a settimana, dal venerdì alla domenica, e nella fascia oraria 10 – 17. Come per ogni altro museo in questa fase è previsto un sistema piuttosto minuzioso di regole da rispettare per garantire che siano osservate le precauzioni necessarie a prevenire il rischio di contagio da coronavirus. Si entra solo su prenotazione, che dovrà pervenire alla mail contact@cittadellascienza.it entro il giovedì alle 13 per le visite del venerdì ed entro le tredici del venerdì per le visite del sabato e della domenica. Al momento dell’ingresso saranno poi raccolti i dati di tutti i visitatori.
Le misure adottate
Per gli ingressi c’è l’obbligo della mascherina per adulti e bambini dai sei anni in su. Alcune mostre, quelle che prevedono una interazione tra i visitatori e che per questo sono state sempre tra le più frequentate ed apprezzate, resteranno chiuse. Allo stesso modo non saranno organizzati per ora e non si sa fino a quando i laboratori. Sarà possibile, in compenso, tornare a viaggiare nel corpo umano alla scoperta del museo interattivo Corporea, perdersi con gli occhi all’insù nel cielo stellato del Planetario ed approfittare degli spazi all’aperto e dei giardini per osservare ed imparare dalla natura. Il costo del biglietto unico ridotto è di 5 euro. L’accesso sarà gratuito per i residenti a Bagnoli e per il personale sanitario con un accompagnatore. Anche questi ultimi, peraltro, come i visitatori paganti sono tenuti a prenotare le visite con le modalità e con i tempi previsti. La difficile ripartenza
La riapertura lascia intravedere un barlume di luce e di speranza ed arriva dopo alcune settimane di difficili relazioni sindacali tra il gruppo dirigente della struttura di Coroglio ed i lavoratori, i quali la scorsa settimana hanno anche indetto una giornata di sciopero. Commenta Alfonso Fraia, delegato della Cgil, tra i veterani a Città della Scienza: «Certamente è una buona notizia, ma arriva tardi. Se questa riapertura parziale e con molti limiti fosse avvenuta a giugno, quando con molte cautele hanno ripreso le attività tutti gli altri musei, sarebbe stato molto meglio. La giustificazione – a quanto si comprende – è che si riparte ora per intercettare ipotetici flussi di visitatori dalle scuole. Dubito, però, che in questa fase le scuole organizzeranno visite all’esterno e, comunque, non di sabato e di domenica».
Nuovo incontro
Non aiuta, secondo Fraia, la circostanza che resteranno chiusi i laboratori. «Magari – sostiene – nei mesi scorsi si sarebbe potuta pianificare una ripresa anche di queste attività nel quadro del rispetto delle norme anti contagio. I laboratori sono un’attrattiva essenziale. Comunque, ripeto, resta una buona notizia». Oggi, intanto, è previsto un incontro tra il responsabile del personale ed i sindacati. «Attendiamo novità – prosegue il responsabile della Cgil – relativamente al mancato pagamento dello stipendio di agosto. Se si considera che siamo anche in credito di tre mensilità di cassa integrazione si comprende bene quanto sia difficile la quotidianità per molti lavoratori di Città della Scienza».
La fase La decisione arriva in un momento di difficili relazioni con i sindacati