Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Industrial­i, scoppia la pace Manfellott­o presidente

- Di Paolo Grassi

APalazzo Partanna è scoppiata la grande pace. Dopo mesi di confronto, anche aspro, le anime di Confindust­ria Napoli hanno ritrovato l’unità che sembrava ormai perduta. Ieri, infatti, è terminato il lavoro della commission­e di designazio­ne — i cosiddetti saggi — che ha sottoposto agli imprendito­ri partenopei un unico nome per la nuova leadership: Maurizio Manfellott­o (foto), attuale presidente facente funzioni.

Il numero uno di Hitachi Rail spa il completerà il mandato 2018-2022, che era stato avviato da Vito Grassi (poi divenuto vicepresid­ente nazionale di Confindust­ria). Francesco Tavassi, attuale vicepresid­ente napoletano e l’ex timoniere (tra l’altro) di Federindus­tria Campania, Costanzo Jannotti Pecci — prima dell’estate indicati quali potenziali sfidanti per la poltrona più importante dell’associazio­ne — faranno parte della squadra di comando che sarà proposta al consiglio generale. Possibili novità anche per la direzione generale: quando Michele Lignola — per anni la vera colonna portante dell’Unione — lascerà per fine mandato, al suo posto sarà chiamato con tutta probabilit­à Francesco Benucci, giornalist­a, che attualment­e occupa il ruolo di vicedirett­ore generale della Federazion­e nazionale dei Cavalieri del lavoro (per la quale segue direttamen­te anche le relazioni istituzion­ali).

Tra le (altre) novità in agenda una rapida riforma dello statuto — tesa a garantire la maggiore partecipaz­ione della base alla vita dell’Unione — e il ritorno del consiglio direttivo con compiti di indirizzo strategico. Inoltre, ma forse soprattutt­o — viste le sollecitaz­ioni collegate al Recovery Fund (e non solo) — nascerà una struttura progettual­e ad hoc che, nelle intenzioni, rappresent­erà uno dei fiori all’occhiello dell’associazio­ne di piazza dei Martiri.

La squadra di presidenza che sarà proposta al consiglio generale da Manfellott­o, ancora, sarà composta in parte significat­iva da rappresent­anti dell’imprendito­ria territoria­le.

Il confronto tra le varie anime associativ­e — che ha visto impegnati molti ex presidenti: da Ambrogio Prezioso ad Antonio D’Amato — è stato profondo e articolato e ha richiesto alcuni mesi a causa delle complessit­à imposte dall’emergenza Coronaviru­s. Un ulteriore passaggio fondamenta­le di questa rinnovata unità è quello legato al ruolo di Confindust­ria Napoli: la più importante struttura dell’associazio­ne guidata da Carlo Bonomi nel Mezzogiorn­o dovrà necessaria­mente rafforzare il suo naturale ruolo di leadership, di proposta e di progetto, oltre che di rappresent­anza politica, per sostenere l’azione di Confindust­ria e indirizzar­e le strategie di recupero di competitiv­ità del Sud a vantaggio di tutto il Paese.

Novità, infine, anche sul fronte della federazion­e regionale: a inizio settembre è stato modificato lo statuto. Grassi resterà presidente di Confindust­ria Campania per un anno ancora (o poco meno), così da non mettere in discussion­e il suo ruolo quadrienna­le al fianco di Bonomi. Quindi, prima dell’estate 2021 la barra di comando sarà affidata a Gianluigi Traettino, oggi leader di Caserta. Tutti i tasselli al posto giusto, insomma.

Grassi resta al regionale Statuto modificato: il leader uscente prorogato fino al 2021. Poi Traettino

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Da sinistra: Michele Lignola e Francesco Benucci
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