Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Vittima eccellente di lotte fratricide
Stritolata nella morsa delle lotte intestine tra i dem irpini. Rosetta D’Amelio, presidente del consiglio regionale uscente e coordinatrice nazionale dei presidenti, nonostante le «confermate» 10 mila preferenze è fuori dall’assemblea del Centro direzionale. Causa, dicono, la lotta fratricida cominciata alle scorse comunali di Avellino, quando il centrosinistra si è presentato spaccato. D’Amelio ha sostenuto Cipriano, Umberto Del Basso de Caro l’avversario, che poi ha vinto, Festa. Risultato? Sia Festa sia de Caro questa volta invece di far votare il Pd, hanno portato consensi a Livio Petitto, eletto, e alla lista Davvero-Partito animalista. E infatti la pacifica D’Amelio lo scrive: «Ottenere 10 mila voti non era scontato, visto che molti a me vicini hanno deciso di volgersi altrove. Oggi l’unico rammarico è che l’Alta Irpinia non abbia più rappresentanti in consiglio regionale».