Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Napoli, la scuola riapre il 28 Lo ha deciso il sindaco: «Sanificazioni in ritardo»
La decisione riguarda i 199 istituti sede di seggi elettorali Task force regionale riunita sul tema rientro fra i banchi
Le scuole di Napoli non riapriranno domani, in concomitanza con l’inizio del nuovo anno scolastico in Campania. Di sicuro non lo faranno quelle - e sono ben 199 - che domenica e lunedì sono state sedi di seggi elettorali. La data per tutte queste è fissata per lunedì 28 settembre. Lo ha stabilito ieri una ordinanza del sindaco Luigi de Magistris. Un atto frutto di valutazioni operate con Asl, Regione e capi d’istituto che già in tarda mattinata avevano fatto dire al capo dell’amministrazione che «è verosimile che ci possa essere uno slittamento a lunedì». La motivazione? «Non abbiamo garanzie di sanificazione in 24 ore», ha spiegato de Magistris. Ancora ieri, in molte scuole interessate dal voto, si andavano ultimando le operazioni di scrutinio e comunque di smontaggio dei seggi.
Il sindaco ha ricordato come già da tempo avesse «espresso perplessità rispetto alla decisione di far coincidere le elezioni con l’inizio dell’anno scolastico, perché era prevedibile che la Asl potesse non farcela a sanificare tutto in 24 ore». E la decisione assunta ieri era nell’aria, anche alla luce della crescita del numero di contagiati da Coronavirus delle ultime settimane. Non è un caso che all’interno dell’ordinanza vi sia un esplicito riferimento all’emergenza sanitaria quando si dice che «per contenere la diffusione del contagio da Covid19, appare opportuno, a tutela della comunità scolastica, ordinare la chiusura di tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado insistenti sul territorio del Comune di Napoli» specificando però che si parla di quelle scuole «che hanno ospitato le operazioni elettorali del 20 e 21 settembre 2020».
In altre realtà della regione l’inizio dell’anno scolastico è rinviato addirittura al 1 ottobre. È il caso di Benevento, dove sindaco Clemente Mastella, dando seguito a quanto già ventilato nelle passate settimane, ha disposto la sodi spensione di tutte le attività didattiche per le scuole di ogni ordine e grado, sia pubbliche che private, fino a tutto il 30 settembre 2020. La campanella per gli alunni degli istituti del capoluogo del Sannio suonerà giovedì dell’entrante settimana. L’ordinanza motiva la scelta proprio con il fatto che «negli ultimi giorni è stato registrato sul territorio regionale un sensibile incremento dei casi di positività al virus, per lo più connesso a soggetti asintomatici o paucisintomatici», che rende necessarie più capillari misure contenimento del contagio anche con il «ridurre il più possibile i motivi di spostamento delle persone».
Il riconfermato governatore Vincenzo De Luca ha partecipato ieri alla task force regionale sulle misure anti-Covid, l’argomento toccato è stato proprio l’avvio dell’anno scolastico. Al centro dei lavori con i manager di Asl e ospedali anche il raggiungimento dell’obiettivo dei test al personale docente e non. Rispetto ai giorni scorsi ieri il dato dei positivi in Campania ha fatto registrare una flessione (sono stati 156 i nuovi contagiati e 4.310 i tamponi praticati) mentre è apparso significativo il numero dei nuovi guariti: 98. Non si è registrato nessun nuovo decesso. Resta alto, però, il totale dei ricoverati. Secondo la Protezione civile ve ne erano a ieri erano 383 .
Avevo già espresso perplessità rispetto alla decisione di far coincidere elezioni e inizio delle lezioni
O si esprime un alto senso di responsabilità o la scuola rischia di essere la Waterloo italiana