Corriere del Mezzogiorno (Campania)

A Psicologia niente più test, basta il «100» Sale la protesta

- Fabrizio Geremicca

Esclusi in base al voto di diploma conseguito a giugno e per di più a conclusion­e di un anno scolastico che si è svolto per un terzo con la didattica a distanza. È il destino di circa 1900 ragazze e ragazzi che avevano presentato domanda di immatricol­azione al corso di laurea triennale in Psicologia della Federico II, che è a numero programmat­o. Dovranno, però, rinunciare senza che abbiano avuto neppure la possibilit­à di cimentarsi con una prova selettiva. Tagliati fuori a causa del voto di diploma perché quest’anno, in ragione del Covid,a Psicologia hanno stabilito di cancellare il test e di basare la scrematura solo sugli esiti dell’anno scolastico che si è da poco concluso. I posti in palio erano 385, più 15 riservati a studenti non comunitari residenti all’estero.«Sono entrati lamenta Alessia Anthea Russo, che è laureata in Sociologia ed è la coordinatr­ice dell’Unione degli universita­ri di Napoli – solo quelli che avevano preso 100 al diploma, uno che aveva avuto 99 ed uno con 98. È stato adottato un meccanismo, se possibile, ancora più iniquo rispetto a quello del test. Siamo in assoluto contro il numero chiuso. Se poi la selezione si fonda sul voto di diploma è particolar­mente iniqua, perché risente della maggiore o minore severità adottata in ciascuna scuola». L’Udu, assistita dall’avvocato Michele Bonetti, ha promosso un ricorso collettivo al Tar Campania da parte degli esclusi. Hanno già aderito un centinaio di ragazze e ragazzi.

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