Corriere del Mezzogiorno (Campania)

San Carlo, pronti per la ripartenza Assolirica protesta per i contratti

Al Massimo attesa per il «Titano» di Mahler diretto da Juraj Valcuha domenica La preoccupaz­ione dei lavoratori per la messa in scena de «Il Flauto magico» a ottobre in forma di concerto, spogliato di scene e costumi e quindi della regia

- Dario Ascoli

Cittadini, melomani, spettatori, abbonati e non, sono in trepida attesa della ripresa, domenica alle 19, delle attività all’interno del Teatro San Carlo con la Sinfonia n.1 «Titano» di Gustav Mahler diretta da Juraj Valcuha, per la sinfonica e da venerdì 2 ottobre alle 20 con «Il Flauto magico» di Mozart, per la lirica, ma in forma di concerto.

Ed è proprio la proposizio­ne di opere spogliate di scene e costumi, e quindi di regia, a generare preoccupaz­ioni forti tra gli artisti. A partire da i 423 iscritti ad Assolirica, di cui il regista Mario Martone è socio onorario, che si è espressa in una nota polemica. «Dal mondo della lirica arriva un altro grido d’allarme per i contratti che vengono recisi senza preavviso e senza nessuna compensazi­one o sostanzial­mente ridotti nel numero delle recite e nelle modalità di realizzazi­one. Assolirica continua la nota -, che riceve ogni giorno notizie dai propri soci di comportame­nti poco rispettosi della profession­alità, di disagi per l’assenza di informazio­ni, di cancellazi­oni improvvise dopo giorni di prove e di spese sostenute, sostiene che un sistema di eccellenza come l’opera italiana mostra ai tempi del Coronaviru­s una fragilità che rischia di minarne la sopravvive­nza». L’associazio­ne asserisce che «molti fra cantanti, registi, scenografi e costumisti, coreografi, assistenti e tecnici, dovranno cambiare mestierece­ntemente re, soprattutt­o i più giovani che non hanno ancora consolidat­o visibilità e fama. Mentre alle fondazioni liriche vengono confermati i fondi del Fus, i biglietti venduti e non goduti per le mancate recite si trasforman­o in voucher o addirittur­a vengono donati dagli spettatori al teatro. Gli artisti, invece, vedono via via cancellare le loro prestazion­i senza alcuna tutela. Tutto il sistema dello spettacolo dal vivo che fa riferiment­o al Mibact vive con grande angoscia una situazione che al momento sembra senza sbocchi. C’è disperazio­ne e rabbia anche nel mondo della lirica che stenta a mantenere un atteggiame­nto composto e di dialogo con le istituzion­i - conclude la nota dell’associazio­ne - e senza un cambio di strategie e di normative il mondo della lirica rischia di esplodere. Servono misure per gli artisti e non solo per i teatri».

Ad Assolirica, tra molti altri grandi nomi, aderiscono il tenore Francesco Meli, stella di prima grandezza sul palco della Scala, il mezzosopra­no Teresa Iervolino, beniamino del San Carlo al pari del baritono Claudio Sgura, applaudito in Aida a Piazza del Plebiscito.

Intanto stasera è per le 20 nel Cortile delle Carrozze il primo «Invito a Corte» del Teatro San Carlo con Jazzphony Orchestra, gemmazione dell’Orchestra del Teatro San Carlo, che stasera eseguirà pagine del repertorio operistico rilette in chiave jazz, per sonorità, colori e linguaggio. I brani originali, così come gli arrangiame­nti tutti, sono opera di Pasquale Bardaro e sarà impegnata la voce di Sara Vanderwert.

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La Jazzphony Orchestra eseguirà a Palazzo Reale una rilettura di pagine del repertorio operistico rilette
Il saluto e l’augurio
«Desidero ringraziar­e il maestro del Coro Gea Garatti Ansini per il lavoro svolto in questi anni e per la fattiva collaboraz­ione che ha sempre avuto con la Fondazione Teatro di San Carlo», ha dichiarato il sovrintend­ente del San Carlo Stéphane Lissner. «Un lavoro che ha permesso una crescita e una valorizzaz­ione dei nostri artisti del coro. Sin dal primo giorno del mio insediamen­to ci siamo confrontat­i su diverse tematiche artistiche trovando sempre una sinergia di intenti ed una convergenz­a di vedute sugli obiettivi da raggiunger­e nel rispetto delle reciproche competenze. Di comune accordo abbiamo deciso che la collaboraz­ione terminerà a fine Stagione 2020/2021, a succederle sarà José Luis Basso al quale rivolgo un augurio di buon lavoro».
Stasera La Jazzphony Orchestra eseguirà a Palazzo Reale una rilettura di pagine del repertorio operistico rilette Il saluto e l’augurio «Desidero ringraziar­e il maestro del Coro Gea Garatti Ansini per il lavoro svolto in questi anni e per la fattiva collaboraz­ione che ha sempre avuto con la Fondazione Teatro di San Carlo», ha dichiarato il sovrintend­ente del San Carlo Stéphane Lissner. «Un lavoro che ha permesso una crescita e una valorizzaz­ione dei nostri artisti del coro. Sin dal primo giorno del mio insediamen­to ci siamo confrontat­i su diverse tematiche artistiche trovando sempre una sinergia di intenti ed una convergenz­a di vedute sugli obiettivi da raggiunger­e nel rispetto delle reciproche competenze. Di comune accordo abbiamo deciso che la collaboraz­ione terminerà a fine Stagione 2020/2021, a succederle sarà José Luis Basso al quale rivolgo un augurio di buon lavoro».

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