Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Chiusi per sanificazione lo chalet Ciro e il bar Cimmino
Due locali simbolo della città. Il bar Cimmino di via Petrarca è chiuso, per sanificazione, da martedì mattina. Saracinesche abbassate anche allo chalet Ciro dalla sera dello stesso giorno. Il titolare: «Sono risultato positivo e ho immediatamente chiuso».
Il bar Cimmino di via
NAPOLI Petrarca è chiuso, per sanificazione, da martedì mattina.
Battenti sprangati, allo chalet Ciro dalla sera dello stesso giorno. Sempre per interventi di sanificazione annunciati da un cartello.
Il Covid travolge e coinvolge due locali simbolo della città. Due saldi punti di riferimento della movida che comunque lavorano quasi venti ore al giorno per una clientela trasversale. Si va avanti ininterrottamente dalla prima colazione allo spritz, passando per il lunch, un caffè pomeridiano e spingendosi fino al cornetto e all’amaro dopocena.
Alcuni clienti abituali del bar di via Petrarca, vedendo il cartello con su scritto: chiuso per sanificazione, si sono allarmati. Stanno già procedendo a controlli e verifiche.
Positivo al tampone, sul fronte dello chalet Ciro, è risultato Antonio De Martino, titolare dello storico bar di Mergellina. Aveva una febbricola persistente e non si è arreso alla negatività dei primi controlli: il tampone rapido e il sierologico. «Presso una clinica di Capua ha deciso di fare il tampone che è effettivamente risultato positivo. Ho avuto — spiega — il responso alle 18.30 di martedì pomeriggio e alle 18.45 lo chalet era già stato chiuso. I miei novanta dipendenti in queste ore sono stati tutti sottoposti al tampone e il locale è stato sanificato. Zone interne ed esterne, utensili, aria condizionata. Non abbiamo lasciato nulla al caso».
De Martino resterà a casa nei prossimi quindici giorni, in attesa del doppio tampone negativo e il locale resterà chiuso fino a quando non otterrà il via libera dalla Asl: sanificazione avvenuta e negatività del personale.
«Io ho chiuso spontaneamente — ricorda De Martino —. E con ostinazione ho cercato una risposta compiuta al malessere che avvertivo. Occorre un grande senso di responsabilità quando si svolge un lavoro al pubblico come quello che faccio io. E bisogna che gli interessi personali non siano prevalenti sul bene pubblico. É l’unico modo possibile per sconfiggere questa maledizione e non diffonderla ulteriormente».
E mentre i due locali resteranno chiusi per qualche altro giorno, restano affollatissimi i molti altri luoghi destinati a soddisfare la richiesta di divertimento dei giovani. I bar di piazza dei Martiri sono un catalizzatore di attenzioni lungo tutto il pomeriggio, di sera ci si sposta nei vicoli di Chiaia dove la folla è tanta che è difficile finanche procedere a piedi e gli assembramenti si susseguono senza soluzione di continuità.
Analoga la situazione in via Aniello Falcone e al Centro storico. I controlli di polizia, carabinieri e vigili urbani sono sostanzialmente poco mirati. Negli scorsi fine settimana sono state elevate alcune multe, ma sono gocce in un mare di irresponsabilità.
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De Martino Occorre un grande senso di responsabilità quando si svolge un lavoro al pubblico