Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Federico II, il nuovo rettore è Lorito
Battuto lo sfidante Califano con 120 preferenze di scarto: mai più divisi, sarò garante dell’unità
È Matteo Lorito, direttore del Dipartimento di Agraria il nuovo rettore della Federico II. Lorito è stato eletto con 1334 voti ed ha superato, al secondo turno Luigi Califano, presidente della Scuola di Medicina, che ha ottenuto 1214 preferenze. Lorito guiderà l’ateneo federiciano fino al 2026.
NAPOLI La partecipazione è stata perfino superiore al primo turno: più votanti (2.576 su 2.630 aventi diritto) e percentuale finale più alta (98%). La seconda votazione ha riservato anche un’altra sorpresa: Matteo Lorito, che una settimana fa aveva ottenuto un voto meno di Luigi Califano, questa volta è arrivato a quota 1.334, mentre il suo avversario si è fermato a quota 1.214. E ha vinto.
Il nuovo rettore della Federico II sarà l’attuale direttore del Dipartimento di Agraria, che subentrerà ad Arturo De Vivo, che da tempo ha annunciato che lascerà appena saranno completati gli adempimenti burocratici a Roma e il ministro Gaetano Manfredi potrà nominare ufficialmente il successore.
Questa volta il clima è apparso meno teso, e tuttavia le polemiche causate dall’esclusione di alcuni votanti, i conseguenti ricorsi e la loro riammissione con riserva avevano fatto temere il peggio. Poi tutto si è risolto in nulla. Lo spoglio, trasmesso in diretta streaming, è cominciato alle 15.30 e si è protratto per poco meno di quattro ore, con la professoressa Anna Mercaldo che sull’avanzamento dello scrutinio ha aggiornato a gran voce tutti i pochi presenti e i molti collegati sulla piattaforma Teams. Inizialmente è sembrato che prevalesse Califano, ma a poco a poco Lorito ha prima raggiunto e poi superato il candidato medico. Dalle 19 in poi c’è stata una sorta di rush finale nello spoglio, ma già da un po’ il direttore di Agraria era in testa.
A testimonianza di una situazione più distesa, pochissime le contestazioni sulle singole schede: alla fine le bianche sono state 15 e le nulle 13. Tra le quali una scartata perché macchiata di sangue. Da sottolineare che il decano Angelo Alvino, presidente della commissione elettorale, aveva puntualizzato che sarebbero state ammesse soltanto le schede compilate come le apposite matite messe a disposizione nei seggi.
Intanto, lo scenario della commissione all’opera nell’aula semivuota, per chi ha assistito alle precedenti elezioni in mezzo a centinaia di docenti seduto e in piedi, sciamanti nella sala e nei corridoi, era impressionante, un po’ surreale. Chissà che il clima Covid non abbia contribuito a rendere un po’ surreale anche il clima elettorale, soprattutto al primo turno. Alla fine, tuttavia, prima alla fine della votazione e poi quando Alvino ha proclamato Lorito rettore, si sono finalmente sentiti gli applausi, anche se i sorrisi si sono soltanto intuiti dietro le mascherine. Alle 19.30, il neoeletto rettore ha fatto ingresso nell’aula De Sanctis assieme al rettore in carica De Vivo. E non fa niente che c’erano soltanto i membri della commissione, i sei rappresentanti dei candidati (tre per parte), qualche impiegato e un operatore video, l’emozione è la stessa che hanno provato in passato i rettori la cui vittoria è stata proclamata davanti a una gran folla. Lorito ha scelto subito parole accomodanti e allegre. Ha ringraziato De Vivo e Manfredi per il lavoro svolto negli ultimi anni a favore della Federico II, Califano
per la partecipazione garantita, i sostenitori per il sostegno. Ha detto che si potrà fare festa, perché «lavorando tutti insieme raddrizzeremo la situazione». Un segnale positivo c’è già, lo anticipa De Vivo: «Contro ogni aspettativa, dal primo settembre a oggi la Federico II ha registrato il 34 per cento in più di immatricolati, circa 2.500 in più». È confortante mentre la crisi torna a colpire.