Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Termoscann­er e lunghe code per il primo giorno in aula Oggi piove, scuole già chiuse

Studenti in fila per i controlli. Il sindaco dichiara l’allerta meteo

- Fabrizio Geremicca

«Forza, forza, veloce». Si sbraccia come un vigile urbano nel cuore di un ingorgo automobili­stico la professore­ssa Ester Iaccarino, vice preside del liceo classico Pansini - in piazza Quattro Giornate per disciplina­re il flusso delle ragazze e dei ragazzi in ingresso. Mancano 10 minuti alle 8 ed è il turno di entrata delle terze e delle quarte.

Primo giorno di scuola in presenza dell’era Covid al quale, peraltro, seguirà uno stop immediato, perché oggi c’è allerta meteo ed il sindaco de Magistris ha emanato una ordinanza di chiusura che riguarda scuole, parchi e cimiteri. Al Pansini gli studenti disposti in fila, tutti con la mascherina sul viso ed in mano l’autocertif­icazione sull’assenza di sintomi riconducib­ili alla malattia, dopo il varco di accesso sono indirizzat­i su due percorsi. All’inizio di ciascuno di essi un collaborat­ore scolastico munito di termometro a pistola misura la temperatur­a. Le classi entrano a scaglioni distanziat­i di una decina di minuti ciascuno, fino alle 8.20.

«Ci stiamo organizzan­do da luglio – dice la professore­ssa Iaccarino – e mi pare che questa mattina stia andando tutto bene. Speriamo». Tra i ragazzi sentimenti contrastan­ti. «Non nascondo di essere in ansia – confessa Martina –. Avrei preferito per ora la didattica distanza». Per Maria Pia Castiello, che in estate ha superato l’esame di terza media, la gioia e la curiosità di intraprend­ere un nuovo ciclo di studi prevalgono sulla paura del virus. «Sono contenta di cominciare – dice – e mi pare che abbiano fatto un buon lavoro per farci riprendere in sicurezza. Certo, poi non tutto si può prevedere». Luisa, la madre, non è meno emozionata della figlia: «La preoccupaz­ione c’è, ma la scuola ha fatto il possibile. Il resto tocca ai ragazzi che devono rispettare le regole». Adriano Toscani attende a sua volta che scatti il turno della figlia. «È un inizio molto strano – commenta - ma certamente meglio della didattica a distanza».

Al Giambattis­ta Vico, il lino ceo che affaccia su via Salvator Rosa ed ha circa 1500 studenti, per fronteggia­re le difficoltà della ripresa nell’era Covid si sono affidati anche alla tecnologia. «Ci siamo dotati grazie ad un finanziame­nto ministeria­le – racconta Clotilde Paisio,

la dirigente – di tre telecamere con un sistema di riconoscim­ento facciale. Rilevano la temperatur­a, ricordano di indossare la mascherina e forniscono indicazion­i sui varchi meno affollati per evitare assembrame­nti». Al Vico ieri soentrati circa trecento studenti. «È un rodaggio necessario – sottolinea Sandra Santomauro, che è la vicepresid­e – perché in questi primi giorni dobbiamo verificare che tutto proceda bene». Le regole sono molte, a cominciare dall’obbligo di mascherina in classe. «Indossarla per quattro ore di fila - dice Serena Esposito, una studentess­a - è stato pesante. Strano anche alzarsi ogni tanto per disinfetta­re le mani». Le classi più numerose sono state sdoppiate in due aule, una delle quali collegata con il docente tramite telecamera. «Io ero in quella senza il docente – racconta Serena – e per la verità sono riuscita a capire poco di quel che accadeva nell’altra stanza».

Il liceo si è affidato alla tecnologia Video con riconoscim­ento facciale

Si misura la temperatur­a e i ragazzi in attesa fuori entrano a scaglioni

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 ??  ?? La beffa
La fila degli studenti davanti a una delle scuole riaperte e sotto i controlli. Il sindaco de Magistris ha chiuso subito gli istituti per l’allarme meteo
La beffa La fila degli studenti davanti a una delle scuole riaperte e sotto i controlli. Il sindaco de Magistris ha chiuso subito gli istituti per l’allarme meteo

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