Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Regali e cene in cambio di passaporti
Assicurava un rapido rilascio di passaporti, aggirando le regole ed accedendo abusivamente alla banca dati della Questura, in cambio di regali di ogni genere: pesce fresco, scarpe, sciarpe, vassoi di dolci, limoncello. La Procura di Napoli ha chiesto il rinvio a giudizio di Gabriele R., impiegato civile del Ministero dell’Interno in servizio nell’ufficio passaporti. Il pm Valeria Sico, che indaga con il coordinamento dell’aggiunto Giuseppe Lucantonio, gli contesta quattro episodi di corruzione, oltre all’accesso abusivo a sistema informatico, in concorso con altri quattro imputati tra beneficiari dei favori e intermediari. Nel corso degli anni l’impiegato aveva intessuto una fitta serie di rapporti con agenzie per il disbrigo di documenti a cui consegnava i passaporti violando una lunga seria di prescrizioni: ci riusciva manipolando il sistema informatico «contro la volontà» della dirigente dell’ufficio passaporti. Tra i regali, anche un telefonino, un pranzo per cinque persone e un giubbotto.