Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Salerno, il virus spegne «Luci d’artista» Saltano ruota panoramica e maxi-albero
Il sindaco: «Illumineremo simbolicamente alcune strade principali»
Dalle mirabolanti installazioni artistiche luminose che richiamavano ogni anno carovane di turisti con il naso all’insù da tutto il Centro-Sud alle luminarie in tono minore dislocate nel solo centro cittadino, lungo le strade a scorrimento veloce. Dopo 14 edizioni all’insegna della grandeur salernitana, si affievolisce il fenomeno «Luci d’Artista». Una scelta sofferta ma inevitabile anche alla luce, è il caso di dire, degli ultimi dati non proprio rassicuranti sulla situazione dei contagi da Covid-19. «Le Luci d’Artista si svolgeranno, come già detto in altre occasioni, in maniera compatibile al delicato periodo che stiamo vivendo», ha affermato ieri il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli. Sottolineando che «si tratterà in ogni caso sempre di installazioni di alta qualità, cosa che ci ha portato a far conoscere il nostro evento anche oltre i confini nazionali». «Si accenderanno luci di speranza per il Natale - rintuzza l’assessore al commercio del Comune di Salerno, Dario Loffredo - per sostenere i commercianti e offrire comunque un’esperienza attrattiva. Sarebbe stato impensabile allestire il giardino incantato in Villa comunale o qualsiasi altra grande installazione che crea assembramento. Ci sono dei protocolli da rispettare e noi li rispettiamo. Il format si adatta ma lo spirito continua».
Al momento a Palazzo di
Città l’unica certezza è il low profile. Le luminarie «sopravvissute» saranno installate soprattutto lungo via Roma dove di solito vengono montate le catenarie, la serie di lampadine tra i rami degli alberi.
«Rispetto alle scorse edizioni - spiega il sindaco - sarà investito circa un quarto delle risorse previste negli anni passati, e la maggior parte di queste verranno destinate per la ristrutturazione delle esistenti luminarie, deteriorate dal tempo, e per l’acquisto di nuove che saranno utilizzate anche in futuro quando tutto questo sarà passato». A conti fatti, l’evento-non evento costerà alle casse municipali la cifra di 670 mila euro, a fronte dei 2.700.000 euro delle ultime edizioni. Ma qui si innesta un fronte di polemica aperto dal consigliere comunale di opposizione, Antonio Cammarota, che avrebbe preferito destinare queste risorse «per abbattere la Tari più alta d’Italia». «Anche volendo, non avremmo potuto farlo - scuote la testa l’assessore comunale alla cultura, Antonia Willburger - quella cifra è stata deliberata nell’ambito di un capitolo di spesa destinato e quindi non si può toccare».
A Natale, però, bisognerà fare i conti non solo con Luci d’Artista in formato ridotto: saltano anche l’installazione della consueta ruota panoramica e il maxi-albero in piazza Portanova. Mentre a San Silvestro sarà «improponibile», come dice l’assessore Loffredo, il tradizionale Capodanno in piazza Amendola con i big della musica leggera che si ferma dopo ben 25 anni. Potrebbe invece «salvarsi» la mostra multimediale a Santa Sofia, con pubblico contingentato. Niente da fare per la pista di ghiaccio sul lungomare. Una curiosità, in conclusione: a Torino le Luci d’Artista sono state confermate in blocco.
Niente concertone
Si ferma dopo 25 anni anche il Capodanno in piazza Amendola con i big della musica