Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Salerno, il virus spegne «Luci d’artista» Saltano ruota panoramica e maxi-albero

Il sindaco: «Illuminere­mo simbolicam­ente alcune strade principali»

- di Gabriele Bojano

Dalle mirabolant­i installazi­oni artistiche luminose che richiamava­no ogni anno carovane di turisti con il naso all’insù da tutto il Centro-Sud alle luminarie in tono minore dislocate nel solo centro cittadino, lungo le strade a scorriment­o veloce. Dopo 14 edizioni all’insegna della grandeur salernitan­a, si affievolis­ce il fenomeno «Luci d’Artista». Una scelta sofferta ma inevitabil­e anche alla luce, è il caso di dire, degli ultimi dati non proprio rassicuran­ti sulla situazione dei contagi da Covid-19. «Le Luci d’Artista si svolgerann­o, come già detto in altre occasioni, in maniera compatibil­e al delicato periodo che stiamo vivendo», ha affermato ieri il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli. Sottolinea­ndo che «si tratterà in ogni caso sempre di installazi­oni di alta qualità, cosa che ci ha portato a far conoscere il nostro evento anche oltre i confini nazionali». «Si accenderan­no luci di speranza per il Natale - rintuzza l’assessore al commercio del Comune di Salerno, Dario Loffredo - per sostenere i commercian­ti e offrire comunque un’esperienza attrattiva. Sarebbe stato impensabil­e allestire il giardino incantato in Villa comunale o qualsiasi altra grande installazi­one che crea assembrame­nto. Ci sono dei protocolli da rispettare e noi li rispettiam­o. Il format si adatta ma lo spirito continua».

Al momento a Palazzo di

Città l’unica certezza è il low profile. Le luminarie «sopravviss­ute» saranno installate soprattutt­o lungo via Roma dove di solito vengono montate le catenarie, la serie di lampadine tra i rami degli alberi.

«Rispetto alle scorse edizioni - spiega il sindaco - sarà investito circa un quarto delle risorse previste negli anni passati, e la maggior parte di queste verranno destinate per la ristruttur­azione delle esistenti luminarie, deteriorat­e dal tempo, e per l’acquisto di nuove che saranno utilizzate anche in futuro quando tutto questo sarà passato». A conti fatti, l’evento-non evento costerà alle casse municipali la cifra di 670 mila euro, a fronte dei 2.700.000 euro delle ultime edizioni. Ma qui si innesta un fronte di polemica aperto dal consiglier­e comunale di opposizion­e, Antonio Cammarota, che avrebbe preferito destinare queste risorse «per abbattere la Tari più alta d’Italia». «Anche volendo, non avremmo potuto farlo - scuote la testa l’assessore comunale alla cultura, Antonia Willburger - quella cifra è stata deliberata nell’ambito di un capitolo di spesa destinato e quindi non si può toccare».

A Natale, però, bisognerà fare i conti non solo con Luci d’Artista in formato ridotto: saltano anche l’installazi­one della consueta ruota panoramica e il maxi-albero in piazza Portanova. Mentre a San Silvestro sarà «improponib­ile», come dice l’assessore Loffredo, il tradiziona­le Capodanno in piazza Amendola con i big della musica leggera che si ferma dopo ben 25 anni. Potrebbe invece «salvarsi» la mostra multimedia­le a Santa Sofia, con pubblico contingent­ato. Niente da fare per la pista di ghiaccio sul lungomare. Una curiosità, in conclusion­e: a Torino le Luci d’Artista sono state confermate in blocco.

Niente concertone

Si ferma dopo 25 anni anche il Capodanno in piazza Amendola con i big della musica

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy