Corriere del Mezzogiorno (Campania)

L’uomo in più

Bakayoko verso un posto da titolare: fisicità e maturità in mediana Gattuso prepara la sfida con l’Atalanta e «rischia» il nuovo modulo

- Ciro Troise

NAPOLI «La tattica è il passaggio dal caos giovanile alla maturità», diceva Paolo Sorrentino parlando del suo capolavoro «L’uomo in più». Nel Napoli l’uomo in più per tracciare la strada verso la maturità è Bakayoko, la risorsa di cui Gattuso ha potuto disporre proprio agli inizi del ritiro forzato in cui il Napoli vive da martedì scorso. Ieri altro ciclo di tamponi, mercoledì e venerdì ci saranno i prossimi test prima della sfida contro l’Atalanta.

Bakayoko potrebbe essere subito titolare nella gara contro i nerazzurri in virtù delle probabili assenze di Zielinski ed Elmas che sono risultati ancora positivi al Covid-19 e che, quindi, non dovrebbero tornare a disposizio­ne per la gara di sabato. In allenament­o l’ex Milan sta dando buone risposte sotto il profilo fisico, le sue condizioni saranno gestite poiché l’abitudine al ritmoparti­ta gli manca, non gioca da Nizza-Monaco del 7 marzo scorso. Gattuso insiste sul lavoro, non c’è stato riposo neanche domenica, anche la squadra ha accettato di buon grado d’allenarsi perché nella bolla di Castel Volturno altrimenti diventa difficile evitare la noia. Ieri pomeriggio è iniziato un programma diverso per arrivare nelle condizioni migliori alla sfida contro l’Atalanta, gestendo i carichi di lavoro in modo da essere brillanti sabato pomeriggio al

San Paolo. Per immaginare la formazione anti-Gasperini, bisogna avvolgere il nastro e tornare a sabato scorso, quando il Napoli durante la rifinitura di Castel Volturno si preparava alla sfida contro la Juventus prima che arrivasse il provvedime­nto delle Asl competenti. Elmas, Zielinski e Insigne

erano indisponib­ili, il giovane Labriola avrebbe vissuto l’emozione della convocazio­ne in prima squadra prima del prestito alla Fermana, in mezzo al campo erano pronti Fabian e Lobotka con Politano, Mertens e Lozano alle spalle di Osimhen. Bakayoko non c’era ancora, è sbarcato in Italia domenica. Alla partita manca ancora un po’ di tempo ma il Napoli dovrebbe «rischiare» il 4-2-3-1, il suo nuovo abito tattico, anche contro l’Atalanta che non rappresent­a più una sorpresa, anzi una delle realtà più forti della serie A. In mezzo al campo c’è, però, l’«uomo in più» che può dare maggiore sostanza e spessore alla mediana orfana del talento di Zielinski ed Elmas. Nelle gare contro Parma e Genoa Fabian Ruiz era il riferiment­o per la prima costruzion­e, Zielinski più libero di viaggiare tra le linee e supportare la proposta offensiva, così nasce la prestazion­e esaltante contro il Genoa con gol e assist per il centrocamp­ista polacco. Bakayoko ha caratteris­tiche diverse da Demme e Lobotka, basta partire dai dati fisici: 189 cm e 77 kg per l’ex Chelsea, 172 cm e 71 kg per Demme, 172 cm e 64 kg per Lobotka. Il Papu Gomez si muove tra le linee, è il regista offensivo dell’Atalanta che attacca con la «regola del cinque», cioè il portatore di palla deve avere sempre cinque soluzioni a sua disposizio­ne occupando il campo in ampiezza e puntando tanto sulle «frecce laterali» Hateboer e Gosens. Bakayoko può essere la diga a supporto della linea difensiva con Mertens a disturbare la costruzion­e dal basso di De Roon e compagni, nella consapevol­ezza che soprattutt­o contro l’Atalanta la miglior difesa è l’attacco. Bisogna tenerli nella loro retroguard­ia il più possibile con tutte le risorse a disposizio­ne: il pressing alto, il palleggio veloce e l’attacco alla profondità puntando a colpire i difensori nerazzurri con la palla alle spalle.

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Protagonis­ti Bakayoko arrivato a Napoli negli ultimi giorni di mercato. In alto, Zielimski

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