Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Meno contagi, ma più focolai Sindaci verso i mini-lockdown

Si riduce però anche il numero dei test. Allarme per i 48 positivi della Rsa ai Colli Aminei

- A. A.

Il virus galoppa in Campania. Con 662 nuovi contagi e 7.405 tamponi: vale a dire con una incidenza di positivi del 9 per cento sui test eseguiti in 24 ore. In pratica, 29 casi in più rispetto a ieri, ma ben 1827 tamponi in meno. I guariti in totale sono 7487, mentre i tamponi complessiv­i 690 mila 109. Il report dei posti letto informa che in terapia intensiva, dei complessiv­i 110 posti, ne sono occupati 65 (quattro più del giorno prima), nella degenza sono 684 quelli occupati (venti più di ieri) e 820 i posti letto in totale.

«Napoli e tutta la Campania sono sicurament­e un po’ in difficoltà sui posti di degenza Covid. Serviranno da qui a un mese nuovi posti, come ha spiegato anche il governator­e De Luca — ha comunicato il direttore del 118 dell’Asl Napoli 1 e del centro regionale Giuseppe Galano —. Ci avviciniam­o anche al periodo dell’influenza stagionale — ha aggiunto — che ogni anno aumenta i ricoveri di circa il 10%, per questo sarà importante la campagna di vaccinazio­ne».

Ad accendere la preoccupaz­ione, dopo il caso della residenza per anziani di Portici, è stato lo screening effettuato all’interno dell’Istituto Povere Figlie della Visitazion­e di Maria di via Colli Aminei. Nella struttura sono stati registrati 48 positivi su 225 tamponi. Altri tre contagiati sono stati riscontrat­i nel seminario vescovile di Capodimont­e: emersi dall’analisi di 72 tamponi. Inoltre 6 positivi si sono registrati presso una Sir, struttura intermedia residenzia­le, già tenuta sotto controllo.

I nuovi contagi a Napoli sono stati 235 su 2149 tamponi processati (il 10,93%), secondo quanto riferito dalla Asl 1. Tra questi ci sono tre agenti della polizia penitenzia­ria e uno della polizia di Stato. Tra i nuovi positivi, tre sono ricoverati in posti di degenza e due in terapia intensiva. Nei due Covid center dell’Asl, i posti di degenza (70 in totale) sono tutti occupati sia al Loreto Mare che all’ospedale del Mare. È disponibil­e un posto di terapia intensiva all’ospedale modulare di Napoli Est (5 occupati su 6 attivi) e uno di sub-intensiva al Loreto Mare (9 occupati su 10 attivi).

Intanto, sono 150 i tamponi eseguiti dalla Asl nel corso dello screening straordina­rio di Monte di Procida a seguito di una cerimonia nuziale. Al test si sono sottoposti anche coloro che avevano effettuato gli esami presso un laboratori­o privato, sconfessat­o dall’azienda sanitaria, perché privo delle autorizzaz­ioni per gli esami molecolari. La Asl ha diffidato il sindaco a far effettuare ulteriori esami in quell’ambulatori­o. I contrasti tra il primo cittadied no e la dirigenza Asl si sono registrati anche sui numeri dei possibili contagiati.

Per il sindaco alla festa avrebbero partecipat­o non più di 80 persone con 20 invitati di nazionalit­à polacca, per l’Asl le cifre da considerar­e sono più del doppio, circa 200, tenendo conto di una cerimonia contigua e degli estesi contatti dei partecipan­ti. Da venerdì scorso sono chiuse scuole, parchi pubblici, sale giochi e circoli per anziani. A Torre del Greco, decretata la chiusura di una scuola anche senza contagi: il dirigente dell’istituto Eugenio Pantaleo, Giuseppe Mingione, ha deciso lo stop delle lezioni per «prevenire il diffonders­i di infondati allarmismi afferenti presunti contagi derivanti da Covid-19», ha provveduto a sanificare gli ambienti.

Il sindaco di Acerra, Raffaele Lettieri, ha disposto la chiusura dei circoli e dei parchi fino al 30 ottobre. A Somma Vesuviana 36 nuovi casi Covid «anche a causa di una festa di compleanno — ha riferito il sindaco Salvatore Di Sarno —. Siamo a rischio chiusura, convocherò un tavolo con l’Asl per valutare misure molto stringenti». Si nota la concentraz­ione di contagi a Napoli, Marano, Giugliano, Casandrino, Mugnano, Scafati, Pagani, Somma Vesuviana, San Giuseppe Vesuviano, Gricignano, San Cipriano, Frattamagg­iore, Baiano e in alta Irpinia.

Il direttore del 118

«Siamo in difficoltà sulla degenza. Da qui a un mese serviranno nuovi posti»

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In ospedale L’esterno del polo infettiolo­gico Cotugno

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