Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Funicolari ferme, pioggia e traffico Un altro lunedì nero per i trasporti
Otto ore di sciopero, adesione del personale oltre il 50%. E la linea 1 del metrò chiude prima
Pioggia e sciopero dei trasporti. Un mix micidiale per un lunedì mattina da dimenticare.
Ieri l’agitazione di una parte dei dipendenti Anm ha determinato la chiusura delle funicolari. Otto le ore di astensione, dalle 9 alle 17, proclamate da Filt Cgil, Uiltrasporti e Ugl Fna, agitazione alla quale ha aderito il 53 per cento del personale in turno.
Al di fuori delle fasce di garanzia, la Funicolare Centrale ha funzionato con la sola interruzione del servizio dalle ore 9.20 alle ore 10.40. Il blocco totale ha interessato invece le Funicolari di Chiaia e Montesanto mentre l’impianto di Mergellina è rimasto chiuso per il turno mattinale e ha proseguito il pomeriggio con il servizio sostitutivo programmato, la linea bus 621.
Riaperto alle ore 15.30 il sistema di scale mobili intermodali Vomero. Per l’intera durata dello sciopero è rimasto chiuso invece il cunicolo di collegamento metro-funicolari. Terminato lo sciopero, gli impianti funicolari interessati dal blocco hanno riaperto al pubblico con la prima corsa delle ore 17 per proseguire fino a fine servizio con l’ultima corsa delle ore 22.
Durissime le contestazioni dei viaggiatori delle funicolari che già nei giorni scorsi sono state al centro di numerosi disservizi, determinati da improvvise indisponibilità del personale addetto alle stazioni. «Il problema — sottolinea Dario Comegna sulla pagina Facebook dell’azienda napoletana mobilità — è che non sapete comunicare. Non comunicate le cause, le vertenze, i problemi dell’azienda. Vi limitate a scrivere ‘’Sciopero’’ e la gente ovviamente si incazza e vi prende per sfaticati».
Contestazioni anche per la mancata funzionalità delle App. «Gps inesistenti sugli autobus — sottolinea Lisa Napoli — non sai mai quando arrivano .... sono inutili le app che ci fate installare!»
Da ieri, intanto, è chiuso anche l’ascensore Chiaia. Il servizio è sospeso per consostituzione sentire il rinnovo radicale dell’impianto di risalita che collega via Chiaia a Monte di Dio. Un elemento di trasporto cruciale negli spostamenti fra via dei Mille e le strade intorno a via Nicotera. Per i prossimi mesi restano aperte al pubblico solo le scale annesse all’impianto. L’alternativa è percorrere via Chiaia e risalire lungo Gennaro Serra.
L’ascensore, dopo 30 anni, andava necessariamente chiuso per lavori di ammodernamento che prevedono la di tutte le strutture e di tutte le parti in movimento. La riapertura, secondo le previsioni, è fissata per fine anno. I lavori prevedono la rimozione completa e sostituzione di argani, cabina, contrappeso ed altre parti in movimento, la sostituzione del quadro elettrico di comando e delle linee elettriche dell’ascensore, l’adeguamento dei dispositivi di sicurezza previsti dalla normativa, l’installazione di un nuovo sistema di monitoraggio dell’impianto per la diagnostica di funzionamento dell’ascensore, il rifacimento delle porte di accesso, la realizzazione di nuove pulsantiere e indicatori di piano. Il risultato finale degli interventi sarà un ascensore più moderno, rinnovato nelle sue strutture e adeguato ai più recenti standard di sicurezza previsti dalla normativa. L’incognita, al di là dei disagi, resta legata al tempo di realizzazione degli interventi e a quelli per ottenere l’autorizzazione da parte del ministero dei Trasporti per tornare a trasportare gli utenti,
Infine la metropolitana Linea 1. Ieri e questa sera «per attività di manutenzione e adeguamento impianti di rete, finalizzate a consentire l’immissione in servizio dei nuovi treni» anticipa la chiusura. Le ultime corse previste sono da Piscinola alle 20.24 e da Garibaldi alle 20.44. L’arrivo di nuovi vagoni dovrebbe preludere ad un servizio più efficiente, all’organizzazione di corse più ravvicinate e dovrebbe escludere il continuo ricorso al blocco del servizio a piazza Dante. Con i treni attualmente disponibili non è possibile offrire risposte soddisfacenti all’utenza.
Un utente su Fb
Il problema è che non sapete comunicare. Non spiegate le cause, le vertenze, i problemi della vostra azienda E la gente si incazza